Scagli la prima pietra chi non ha un impresentabile nell’armadio. E tanti ce ne sono in Puglia, dove la campagna moralizzatrice sulle liste pulite è partita in ritardo e minor clamore che in Campania, ma con analoghi contraccolpi e colpi di scena. Non c’è solo il caso eclatante della candidata di Fi, Adriana Poli Bortone, che il 10 luglio – un mese e mezzo dopo il voto – sarà in Tribunale per rispondere di abuso d’ufficio e peculato. Tra i mille in corsa per un posto da consigliere ne spuntano di nuovi e a tratti sorprendenti.

Stavolta in casa dei Verdi, proprio quelli che nei  giorni scorsi avevano duramente attaccato il candidato presidente del Pd Michele Emiliano per aver accettato nelle sue liste candidati coinvolti in vicende giudiziarie.

Ebbene con una comunicazione inviata alla Federazione dei Verdi, Fabrizio Cangelli, candidato al Consiglio regionale della Puglia nella circoscrizione di Foggia a sostegno di Gregorio Mariggiò. Cangelli ha comunicato di aver rinunciato alla candidatura e alla campagna elettorale. Il motivo? Nel suo cv aveva una pendenza giudiziaria con rinvio a giudizio per il fallimento della municipalizzata “Amica” (faceva parte del CdA).Erano stati i commissari regionali a chiedergli il passo indietro dopo aver appreso la notizia.

E ora Maurizio Parisi e Simona Internò ringraziano Cangelli per la sua scelta e si dicono certi “che saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti a lui contestati, di cui come federazione regionale non eravamo a conoscenza”.

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