Articoli di giornali caricati direttamente su Facebook – che è già una delle principali fonti di traffico per le testate giornalistiche – con tanto di foto, video e altri contenuti interattivi. E non solo. Perché Instant Articles, funzionalità messa a punto dal social network di Mark Zuckerberg e per ora visibile su iPhone, supera anche il sistema del link che rimanda al sito di informazione e consente agli utenti di fruire il contenuto direttamente all’interno della piattaforma, senza lasciare la bacheca.

In cambio, però, le testate giornalistiche ricevono una bella fetta di ricavi pubblicitari oltre a una maggiore visibilità. A finalizzare per primi l’accordo con Facebook sono state nove realtà editoriali mondiali: The New York Times, National Geographic, BuzzFeed, NBC, The Atlantic, The Guardian, Bbc News, Spiegel e Bild. Un piccolo gruppo iniziale che farà da test per “apportare miglioramenti” ed espandere la novità – che sarà disponibile anche su altri dispositivi – ad “ulteriori editori di tutto il mondo nei prossimi mesi”.

Le testate potranno sia vendere direttamente pubblicità e incorporarla nei loro articoli, mantenendo così interamente i ricavi derivanti, sia potranno delegare a Facebook la vendita di inserzioni. In questo caso il social network manterrà una fetta degli introiti. “Instant Articles consente agli editori di mantenere il controllo dei contenuti pubblicati e dei modelli di business“, sottolinea Chris Cox, Chief product officer del social media. Le testate potranno inoltre continuare a monitorare i dati di traffico sui loro contenuti con strumenti di analisi. Tutti elementi confermati anche dalla società ComScore, che misura i dati di traffico delle testate giornalistiche.

“Partecipiamo per esplorare le possibilità di crescita del numero di utenti su Facebook, migliorando la loro esperienza del nostro giornalismo e aumentare il loro coinvolgimento”, dice Mark Thompson, presidente e Ceo del New York Times. “È fondamentale che nel corso del tempo Instant Articles eroghi benefici per gli editori, il cui investimento continuo in contenuti originali è alla base del suo successo”, puntualizza Tony Danker, International Director del Guardian.

La novità non riguarda solo i contenuti, ma è anche tecnologica. Instant Articles promette infatti “di rendere l’esperienza di lettura fino a dieci volte più veloce dello standard degli articoli su mobile” e introduce una serie di funzioni interattive che “permettono agli editori di portare le loro storie in vita in un modo nuovo”. Tra queste le foto ad alta risoluzione, mappe interattive, didascalie audio e la possibilità di commentare le singole parti di un articolo.

“Questa iniziativa accelererà la trasformazione, già in atto, dell’ecosistema informativo – spiega Vincenzo Cosenza, esperto italiano di social media -. Mi sembra un’enorme opportunità per il singolo editore, in particolare per coloro che finora hanno usato le reti sociali come semplice discarica di link e notizie di bassa lega. Qui non si tratta di trasferire il giornale su una piattaforma altrui, ma di pensare a singoli contenuti da arricchire e veicolare attraverso Facebook“.

Aggiornato da Redazione Web il 15 maggio 2015 alle ore 19.00

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