De Luca in vantaggio su Caldoro in Campania, testa a testa tra Paita e Toti in Liguria, dove il Partito Democratico crolla dal 41,7% delle europee al 27-30%. L’istantanea sulla corsa per le Regionali nelle due regioni in cui il Pd sta vivendo le maggiori fibrillazioni è contenuta nell’ultimo sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera.

La partita ligure rimane apertissima. Raffaella Paita, candidata di un Partito Democratico al centro della furiosa polemica delle scorse settimane sulla regolarità delle primarie in seguito alle quali Sergio Cofferati ha sbattuto la porta, è stimata tra il 28% e il 31% dei voti, incalzata da Giovanni Toti, candidato di Forza Italia, che oscilla tra il 26% e il 29%. Al terzo posto si piazza Alice Salvatore, candidata del Movimento 5 Stelle, che secondo la rilevazione potrebbe contare su una percentuale oscillante tra il 18% e il 21% dei voti. La bufera scatenata dalle accuse dell’ex segretario generale della Cgil ha lasciato i segni nella percezione dell’elettorato: le difficoltà della candidata dem dipendono in gran parte dal fatto che una percentuale tra il 10% e il 13% degli lettori darebbe il proprio voto a Luca Pastorino, sindaco di Bogliasco, la cui candidatura era stata proposta da Cofferati e sostenuta dalla sinistra. Sorprendente il dato complessivo: se alle Europee del 2014 il Pd in Liguria aveva totalizzato il 41,7% delle preferenze, oggi non andrebbe oltre il 27-30%.

Anche in Campania la partita è aperta, ma è Vincenzo De Luca a condurre la gara: il candidato del Pd oscilla tra il 37% e il 40%, contro il 33-36% di Stefano Caldoro, uomo del centrodestra. Sul campione intervistato da Ipsos, dunque, sembrano non aver fatto presa le polemiche sulla composizione delle liste che appoggiano l’ex sindaco di Salerno (parlandone, Roberto Saviano ha detto che c’è “Gomorra nelle liste di De Luca” e Matteo Renzi ha specificato: “Alcune liste che sostengono De Luca hanno candidati che non voterei nemmeno costretto”), né la spada di Damocle della legge Severino che pende sulla testa dal candidato dem. Anche se, in base al sondaggio, Valeria Ciarambino, M5S, recupera in parte voti di elettori del Pd che non hanno intenzione di votare per De Luca. De Luca beneficia anche della presenza di esponenti di centrodestra candidati nelle sue liste. Anche in Campania il Pd perde voti rispetto alle europee: se nella consultazione del maggio 2014 i dem avevano preso il 36,2% dei voti, oggi non andrebbero oltre il 27-30%.

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