È ripartito poco dopo le 15 il traffico all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino dove un incendio scoppiato intorno alla mezzanotte del 7 maggio al terminal 3 ha bloccato arrivi a partenze per tutta la mattinata. Ma a partire dalla mezzanotte e per 24 ore la capacità operativa dei voli all’aeroporto di Fiumicino raggiungerà solo il 50%. Lo ha annunciato in una nota l’Ente nazionale dell’aviazione civile, informando inoltre in un comunicato che “l’operatività dell’aeroporto sta gradualmente riprendendo, sebbene con capacità ridotta”. Presso il terminal 3, interessato dalle fiamme, si sta anche procedendo con la pulizia di alcune zone rimaste intatte, per riavviare alcune attività. Le compagnie invitano comunque i passeggeri a contattare la compagnia aerea prima di recarsi all’aeroporto, mentre Alitalia ed Etihad Airways informano che indipendentemente dalla destinazione il check-in dovrà essere fatto al Terminal 1.

Sono migliaia i passeggeri bloccati, strade e autostrade interrotte, oltre a mille metri quadri di negozi andati distrutti. Un rogo che ha messo in ginocchio la circolazione stradale e ferroviaria di tutta la zona a sud ovest di Roma. L’autostrada Roma-Fiumicino intorno alle 11 è stata riaperta, ma il traffico nella zona sud della Capitale è rimasto in tilt per gran parte della mattinata: intasate la Cristoforo Colombo, la Portuense, la Magliana, l’Ostiense e la Via del Mare

Tra le 12 e le 14, aveva detto dallo scalo Leonardo da Vinci l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti, “saranno operativi 12 voli l’ora; dalle 14 contiamo di riprendere gradualmente la piena operatività seppur con qualche inevitabile disagio”. Ed è stato alle 14.51 che è partito il primo volo con passeggeri a bordo: si tratta di un aereo della Delta diretto a Detroit. Pochi minuti dopo è stata lo volta di un volo dell’American Airlines per Charlotte (Nord Carolina) e quindi, alle 15.03, un altro dell’Iberia per Madrid. Adr ha messo in campo una task force per fornire assistenza ai passeggeri.

“Rogo causato da probabile cortocircuito” – Mentre i vigili del fuoco a metà mattinata erano ancora alle prese con gli ultimi focolai, l’ipotesi più probabile è che a generare il rogo sia stato un corto circuito. Riggio nel corso della conferenza stampa ha escluso che l’incendio avvenuto nella “zona commerciale” sia stato doloso. Punto peraltro condiviso dagli investigatori della procura di Civitavecchia. Il vice questore Antonio Del Greco ha specificato che è stata una teste, dipendente di un bar, a indicare l’origine del rogo “in un vano dietro il frigorifero” del punto di ristoro. La donna – che ha detto di aver visto “le fiamme partire da un quadro elettrico” – “ha fatto subito allontanare le persone e poi è scattato l’allarme, attorno a mezzanotte“, ha aggiunto.” L’impianto elettrico è ora sotto accusa. Le fiamme si sarebbero alzate in pochissimo tempo, per questo motivo gli investigatori stanno cercando di capire l’esatta dinamica degli avvenimenti. Da quanto si apprende finora, il sistema antincendio ha funzionato correttamente ma chi indaga dovrà anche comprendere perché le fiamme si siano propagate così in fretta e quale sia stato il materiale che ha dato così forza al fuoco, “tanto da trasformare in poco tempo il Terminal in un inferno”. Da quanto si apprende sono le controsoffittature la parte più danneggiata. Dentro queste corrono cavi elettrici. Quindi l’incendio, che potrebbe aver “covato” per ore, si sarebbe incanalato all’interno dei controsoffitti, sprigionadosi poi con fiamme altissime. Ora il nucleo investigativo dei vigili del fuoco sta verificando i dispositivi di sicurezza e le condizioni di tutti gli impianti elettrici. 

A rilevare il fumo in aeroporto, ha aggiunto Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, “18mila centraline che sono immediatamente scattate. Dopo pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco”. Anche Antonio Del Greco, dirigente della Polizia di Stato ha ribadito la valutazione della testimonianza della dipendente “che ha visto scaturire le fiamme dietro un vano frigo della zona commerciale”. Non ci sono feriti, ma alcuni addetti (almeno 3) sono rimasti intossicati. Le fiamme hanno devastato un’area di circa mille metri quadrati di negozi al piano -1 del terminal 3. Danni che sono “enormi”, ha detto il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, secondo cui “per ripristinare la situazione ci vorranno mesi”. 

“Era un muro di fumo”
Aria irrespirabile,
pavimenti anneriti da una coltre di fuliggine, operatori aeroportuali addetti al terminal che girano rigorosamente muniti di una mascherina: è questa la fotografia del terminal. Squadre dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e della sicurezza aeroportuale perlustrano continuamente l’area, effettuando verifiche. Tutti gli accessi, sia nella zona partenze che nella zona arrivi, sia al terminale 3 che al terminal 2, sono stati interdetti e transennati. Addetti alla vigilanza non fanno avvicinare nessuno, né passeggeri né operatori aeroportuali, sin dalla zona della stazione ferroviaria che dai tunnel di collegamento. “Era tutto un muro di fumo – spiega un altro addetto – Non riuscivamo ad avvicinarci. Poi sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato duramente fino alle 7 di questa mattina per spegnere l’incendio”. 

“Abbiamo visto una colonna di fumo altissima e poi siamo usciti per capire cosa stava succedendo” racconta uno degli operatori dell’aeroporto. “Quando ci siamo accorti del fumo – prosegue – era mezzanotte ed il terminal era già bloccato, così come il 2. Fuori c’erano polizia, vigili del fuoco e una quarantina di passeggeri. C’era una nebbia fittissima. Secondo quanto ci hanno raccontato, le fiamme si sarebbero sviluppate da un ristorante del Terminal 3″. 

L’Enac: “Non recatevi all’aeroporto”
Sono alcune migliaia i passeggeri che bivaccano nelle aree degli arrivi e delle partenze del terminal 1 in cerca di informazioni. Per questo l’Enac invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto e a contattare le compagnie di riferimento. E anche Alitalia invita i passeggeri a non recarsi al Da Vinci fino alla riapertura. La compagnia spiega che ci saranno ritardi e cancellazioni sull’intero network della compagnia. Tutti i passeggeri coinvolti hanno diritto alla riprotezione su nuovi voli Alitalia, modificando la propria prenotazione entro domenica 10 maggio, o al rimborso del biglietto in caso di cancellazione. Fino alle 14 sono stati cancellati tutti i voli della compagnia di bandiera italiana in arrivo e in partenza, esclusi quelli intercontinentali.

Passeggeri partiranno da Terminal 1 e 5
Appena riprenderanno i collegamenti aerei i passeggeri ripartiranno dai Terminal 1 e 5 dell’aeroporto di Fiumicino, essendo inagibile tutto il Terminal 3. Secondo quando quanto si è appreso da fonti aeroportuali, oltre alle compagnie aeree Alitalia, Klm e Air France, già operanti normalmente nel Terminal 1, si aggiungeranno anche l’Etihad e la Emirates; mentre tutti gli altri vettori saranno assicurati dal Terminal 5, quello dedicato ai voli sensibili in cui sono ospitate le compagnie americane e l’El Al. Inoltre, al Terminal 1 verranno predisposte delle postazioni mobili per il controllo documentale da parte degli agenti della Polizia di frontiera.

Nelle prime ore del mattino è stata data la priorità all’atterraggio di 19 voli intercontinentali. “Non ci sono stati altri voli dirottati su altri scali – ha riferito il presidente dell’Enac, Vito Riggio – poiché è stata data disposizione di non farli partire da altri scali verso Fiumicino”.

Traffico in tilt nella zona sud di Roma
Ora il rischio è di conseguenze sulla viabilità nell’area dell’aeroporto, soprattutto dopo la chiusura temporanea dell’autostrada Roma-Fiumicino, in direzione aeroporto, e lo svincolo della Roma-Civitavecchia. Il traffico è in tilt nella zona sud della Capitale. Intasate la Cristoforo Colombo, la Portuense, la Magliana, l’Ostiense e la Via del Mare. L’autostrada Roma-Fiumicino è stata intanto riaperta.

In precedenza grossi disagi si erano verificati nell’area circostante l’aeroporto, con chilometri di auto in fila tra Ostia e Fiumicino. Traffico ferroviario sospeso nella stazione Fiumicino Aeroporto. I treni della linea FL1 Fara Sabina-Fiumicino Aeroporto, la cui frequenza è ridotta a un convoglio ogni mezz’ora, terminano la corsa a Ponte Galeria e Parco Leonardo. Treni vuoti arrivano alla stazione di Fiumicino Aeroporto per l’evacuazione dello scalo.

Il sindaco di Fiumicino: “I danni sono enormi. Per ripristinare la situazione di vorranno mesi”
E’ l’allarme che lancia all’Adnkronos il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, secondo cui questa potrebbe essere l’occasione per affrontare finalmente quella che è la vera priorità dello scalo romano, cioè una ristrutturazione globale della struttura.

“La situazione è sotto controllo, le fiamme sono spente anche se c’è ancora il fumo da estrazione – sottolinea Montino – ma i danni sono enormi, il Terminal 3 va completamente rifatto: ha subito un incendio di proporzioni enormi, che ha colpito tra l’altro anche un punto strategico, quello del controllo passaporti. La parte dei varchi per gli imbarchi è ridotta in cenere, con quello che ne consegue in termini di danni. Poi naturalmente ci sono da fare i controlli sulla struttura, perché l’incendio potrebbe averne messo in pericolo la stabilità. Insomma, il lavoro di recupero richiederà certamente qualche mese”.

Naturalmente, osserva Montino, “il gestore aeroportuale deve far fronte a quanto successo, ha la responsabilità del ripristino e della messa sotto controllo dei sistemi. E’ vero che il T3 è il più vecchio dei terminal e ne era già in programma la ristrutturazione dopo la fine dei lavori dell’area C”. D’altra parte, conclude, “la priorità per Fiumicino non sono le opere faraoniche, ma la ristrutturazione totale della struttura“.

Codacons: “Rimborsare i biglietti”
“Tutti i passeggeri che a causa dell’incendio scoppiato presso lo scalo di Fiumicino hanno subito la cancellazione del proprio volo, hanno diritto al rimborso integrale del costo del biglietto o, in alternativa, alla riprotezione su altri voli”. Lo afferma il Codacons, intervenendo in merito al caos scoppiato all’aeroporto Leonardo Da Vinci.

“I disagi vissuti in queste ore dagli utenti che avrebbero dovuto partire da Fiumicino sono elevatissimi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non vorremmo che a questi si aggiungesse anche il rifiuto delle compagnie aeree di riconoscere i diritti dei passeggeri. Per tale motivo invitiamo tutti i viaggiatori coinvolti nella cancellazione dei voli a chiedere il rimborso integrale dei biglietti non utilizzati, e siamo pronti alla guerra legale contro quegli vettori che non accorderanno ai cittadini riprotezione o restituzione delle somme spese per i titoli di viaggio. Fin da ora gli uffici del Codacons sono a disposizione degli utenti per segnalare qualsiasi problema con le compagnie aeree“.

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