Cultura

Street Art Roma, ecco la mappa online dei graffiti che colorano la capitale

Da Testaccio a San Lorenzo, dal Pigneto a Tor Bella Monaca, dalla Garbatella alla Magliana: un percorso di arte urbana disponibile da qualche giorno sul sito web turismoroma.it, come ce ne sono a Parigi, Londra, New York e San Paolo. “È un nuovo museo, gratuito, a cielo aperto, sempre in evoluzione, per riscoprire la città”, così lo ha definito l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli

di Chiara Daina
Street Art Roma, ecco la mappa online dei graffiti che colorano la capitale

I graffiti di Roma dentro una guida online. Per la prima volta la Capitale mappa i murales che colorano i quartieri della sua periferia. Come il bambino in piedi su una scala a pioli arcobaleno con la testa immersa in una chiazza di cielo sulla facciata di un palazzo di quattro piani in via Tor Marancia. O i poligoni irregolari disegnati su un edificio della direzione Atac (l’azienda del trasporto pubblico) all’Ostiense. Due delle oltre 330 opere di street art presenti in 150 strade e sei stazioni della metropolitana. Da Testaccio a San Lorenzo, dal Pigneto a Tor Bella Monaca, dalla Garbatella alla Magliana.

Un percorso di arte urbana disponibile da qualche giorno sul sito web turismoroma.it, come ce ne sono a Parigi, Londra, New York e San Paolo. E stampato su 50mila cartoline distribuite in tutti i punti turistici informativi della città. “È un nuovo museo, gratuito, a cielo aperto, sempre in evoluzione, per riscoprire la città” così lo ha definito l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli. Non ha un nome ma uno slogan: “Cambia prospettiva, la strada è il tuo nuovo museo”. La street art riguarda 12 municipi su 13. In aiuto dei visitatori c’è un’app realizzata dal magazine Artribune: si chiama “StreetArt Roma”, si scarica gratis su AppStore e Google play, in versione italiana o inglese. Colloca l’opera più vicina e calcola il percorso per raggiungerla. L’agenzia romana Nufactory invece ha in cantiere la digitalizzazione della mappa su Google cultural institute, integrandola con approfondimenti critici su opere e artisti.

Il bando “Roma creativa”, indetto dall’assessorato alla Cultura, ha messo a disposizione 160mila euro (grazie al supporto della Fondazione Roma) per finanziare 40 murales, realizzati tra gennaio e febbraio da 120 artisti, di cui 64 italiani, come Hitnes, Alice Pasquini, Sten Lex, Agostino Iacurci, Jerico. La location scelta: Tor Marancia. Il resto dei graffiti sono spuntati sui grattacieli nel tempo, in sordina, un po’ per scherzo o passione. Ma da adesso sono ufficialmente patrimonio pubblico. “Non è un tentativo di istituzionalizzare la street art, per essenza libera – assicura l’assessore -; piuttosto è un modo per valorizzarla, renderla fruibile ai turisti e farla crescere. È un arte in movimento e in evoluzione. Affideremo la gestione della mappa al Macro, il museo d’arte contemporanea, interlocutore perfetto per l’arte urbana. Per il futuro – avverte – sarà necessaria la collaborazione del privato. Il Comune da solo non ha abbastanza risorse”.  La periferia è il futuro delle città. Lì è dove oggi si trasferiscono le giovani coppie, lì è dove cresceranno gli adulti di domani. L’arte che nasce dal suo spleen è partecipativa. Il primo maggio gli abitanti di Tor Marancia faranno da ciceroni ai turisti. Ed è solo l’inizio.

 

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