Sono stato minacciato dalle forze dell’ordine, non ricordo se erano della polizia o dei carabinieri. Erano due, in borghese, si sono avvicinati, mi hanno lievemente malmenato, dando qualche colpo alla testa e alla carrozzina. Poi mi hanno detto testualmente: “Bastardo, ti conosciamo. Ti facciamo saltare le cervella. Verremo a casa tua””. Così ai microfoni de La Zanzara (Radio24), Pasquale “Lello” Valitutti, 68 anni, l’anarchico in carrozzella che era in prima linea al corteo dei NoExpo a Milano. “Non ho lanciato oggetti quel giorno” – afferma – “con un braccio muovo la carrozzina, l’altro braccio non ha forza. Ma li lancerei volentieri. Non sono un ipocrita. Una vetrina la spaccherei sicuramente, purché corrisponda a simboli della ricchezza e del potere. Questo non è teppismo. E’ vero che ci si arrabbia per la macchina distrutta, ma pensate a chi muore nel Mediterraneo. Chi non combatte contro il potere e non si ribella, è corresponsabile”. E aggiunge: “I black bloc? Non li giustifico, ma li approvo. Se stessi bene, starei insieme a loro. Noi non siamo violenti, ci difendiamo da una violenza che c’è”. Valitutti sottolinea: “I poliziotti? Non sono un mio bersaglio. Io preferirei che in piazza ci fossero certi politici, certi finanzieri, certi padroni delle multinazionali. Non farei niente, li affiderei ai parenti delle vittime delle bombe, del Mediterraneo, della malasanità”. E su Gasparri che ha invocato la cancellazione della sua pensione di invalidità, commenta: “Dite a Gasparri di pensare a togliere invece le pensioni e gli appannaggi a tutti i parlamentari pluricondannati. Ponga prima quel problema e poi pensi di rompere le palle agli altri. Si vergogni un po’ e non rompa i coglioni. Palazzo Chigi? Se al suo posto ci fosse una pista da ballo, sarei contento. Come si governa poi? Io sono anarchico, non voglio potere” di Gisella Ruccia

Articolo Precedente

Expo, fiaccolata del centro-destra contro le devastazioni: ‘Pisapia ha coccolato i centri sociali’

next
Articolo Successivo

Expo 2015, ‘Il Pianeta che ci ospita’: grazie a Olmi non manca la poesia

next