Klodian Elezi aveva 21 anni, era albanese e lavorava al cantiere della Teem, la tangenziale est esterna milanese, una delle tre opere infrastrutturali di Expo. A poche settimane dall’apertura dell’Esposizione Universale, Klodian è morto cadendo da più di dieci metri d’altezza mentre smontava un ponteggio. Secondo diverse testimonianze, l’azienda per cui lavorava, la Iron Master, non avrebbe fornito né imbracatura né casco di sicurezza. “Poteva capitare anche a me” – racconta un collega albanese – “è ora di tornare nel mio Paese perché lì si sta meglio”. Il viaggio fra Italia e Albania di Micaela Farrocco alla scoperta di un mondo: quello degli operai stranieri che lavorano silenziosamente (e in nero) nei cantieri delle grandi e piccole opere italiane

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Servizio Pubblico, Expo. Operai egiziani e marocchini: “Non sappiamo quando vedremo i soldi”

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