“Siamo qui per staccare la spina, ma non c’è niente da festeggiare, l’Italia è un paese fondato su disoccupazione, corruzione e malaffare”. Così i ragazzi assiepati per il concertone dei sindacati del primo maggio a Roma di piazza San Giovanni. Anche l’introduzione del Jobs act non ha cambiato la vita. “Da precari siamo diventati iperprecari con contratti da un mese nei call center, dove sono queste tutele crescenti?” dicono due calabresi. “Renzi ci ha profondamente deluso, è figlio di Berlusconi, andiamo sempre peggio – dice un aquilano – tante chiacchiere, tante promesse e l’Aquila resta una città fantasma, non è mai venuto”. “Non ha un mandato elettorale a differenza di Berlusconi, come posso giudicarlo, faccia un passo indietro, adiamo a votare, lo scelga il popolo ” dicono altri. “Questa piazza non è renziana, sarà un giorno 5 stelle, sono più credibili oggi senza la zavorra di Grillo” aggiungono altri. E ci sono critiche anche per i sindacati: “Facciano il loro lavoro, basta magna magna con i potenti e le aziende”. “Oramai questo è uno spettacolo, non ha più nulla di politico anche se è organizzato da Cisl, Uil e Cisl” chiosa un ragazzo  di Irene Buscemi

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