Editoriale di Michele Santoro che apre la nuova puntata di Servizio Pubblico sulle note di “Clandestino” e osserva: “Adesso ai nostri politici prude il dito sul grilletto: vogliono il blocco navale, ma non spiegano che è un’azione di guerra. E se qualche giornalista chiede al politico di turno quanto costa agli esodati un blocco navale e quante conseguenze comporta, il politico scappa, evade la risposta e fa le boccucce come Alberto Sordi. Nel frattempo, Oba,a ammette che i missili di un drone hanno ucciso per sbaglio il cooperante italiano Giovanni Lo Porto”. E aggiunge: “Esplode la polemica sui droni, che costringe Obama ad ammettere che i droni hanno fatto molte vittime civili nel mondo. In Italia invece si parla solo di droni, come se questi arerei senza piloti siano in grado di colpire senza fare vittime. I politici che vogliono il blocco navale sono gli stessi che ieri volevano la fine di Mare Nostrum per i suoi costi (9 milioni di euro), ma per fare il blocco navale i costi sono almeno 5 volte superiori tanto”. Il giornalisa puntualizza: ” Cosa potrebbe fare il governo di Tripoli se pensasse che stiamo intervenendo sulla loro guerra civile? Cosa faremo dopo i primi morti innocenti?”. In questi giorni si spara, ma si sparano soprattutto cazzate. I migranti dovrebbero morire una trentina alla volta. Anche Salvini si è dovuto tuffare con il salvagente per salvarli. Ma pensate che, dopo che lo avremo bombardato, il popolo dei migranti tornerà indietro o risponderà alle bombe con le bombe?”

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Servizio Pubblico, “Crossing hell”: il viaggio infernale di 3 giovani dal Camerun a Lampedusa

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