“Così non si può andare avanti. Reggio Calabria è una delle mete preferite dal ministero, ma non ci sono le risorse e gli uomini per gestire l’emergenza migranti“. Parlano i volontari dell’associazione culturale ‘Nuova solidarietà‘ da due giorni impegnati, con la protezione civile e le forze dell’ordine, per gestire l’emergenza degli oltre 350 migranti arrivati in Calabria dopo essere stati salvati dalla guardia costiera nel canale di Sicilia. Quella che doveva essere solo una breve sosta, prima del trasferimento nei centri di accoglienza, si è rivelata una permanenza di alcuni giorni che ha creato diversi disagi a causa dei molti casi di scabbia. Parecchi migranti, inoltre, avevano i pidocchi e si è reso necessario sottoporli ad alcune cure. I volontari, intanto, parlano di cattiva organizzazione da parte delle autorità competenti. “Sono le 4 del pomeriggio – dice uno di loro – e questi ragazzi non hanno ancora pranzato. La prima sera – continua il volontario – non sono bastati i pasti per tutti. Nessuno ci informa e non si riesce a capire cosa succederà da qui a 6 ore”  di Lucio Musolino

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