Matteo Renzi, sulla riforma della legge elettorale, dà l’aut aut alla minoranza del Partito Democratico: prendere o lasciare – dice il premier – e se non passa dovrò salire al Quirinale. Ma, a parte l’Italicum, chi nel Pd si oppone al Rottamatore ha una visione alternativa per la soluzione dei problemi che il nostro Paese deve affrontare (dalla riforma del lavoro a quella della Rai passando per le scelte di politica economica come i tagli agli enti locali o il tesoretto, che non è piaciuto a Confindustria) rispetto a quella di Renzi? E ancora: cosa succederà all’interno del Partito Democratico? La minoranza si coagulerà per far passare le proprie proposte oppure farà un passo indietro?
Tra gli ospiti in studio, Pier Luigi Bersani, deputato ed ex segretario del Pd, Enrico Mentana, direttore del Tg La7, Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington Post (Italia) e Mario Giordano, direttore del Tg4.

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Santoro: “Vieni via con me”
Editoriale di Michele Santoro che apre la nuova puntata di Servizio Pubblico sulle note di “Via con me” di Paolo Conte. E osserva: “Ogni volta che nello show di Crozza appare Bersani, risuona “vieni via con me” come a dire: “Che ci fai lì a pettinare le bambole?””. E analizza con toni critici la politica dei due “Mattei”: “Oggi c’è Renzi, il più bambino di tutti. Quello che sa tutto. Il politico deve fingere di sapere anche quello che non sa. L’altro bambinone è Salvini che smonterebbe la democrazia come un trenino per vedere dentro che c’è. Il saggio sa di non sapere, il politico finge di sapere anche quello che non sa”. E aggiunge: “Prendiamoci tutta la Libia. E poi conquistiamo la Kamchatka e così vinciamo il Risiko”. Santoro chiosa: “Zitto, brutto talk! La nuova Italia è appena nata ed è una splendida bambina. It’s wonderful!” (GUARDA IL VIDEO)

Pd: dalla passerella per il nuovo film di Veltroni alla battaglia sull’Italicum
Sono giorni decisivi per la tenuta del Pd, eppure il gotha del partito non disdegna una passerella: alla prima del nuovo film di Veltroni sfila compatta la vecchia guardia insieme ai giovani rampolli del renzismo, con D’Alema che apre la strada a Lotti, Madia e Boschi. Il giorno seguente tutto un altro clima all’assemblea notturna del partito, che sancisce la vittoria della linea del premier e la sconfitta dell’opposizione interna: l’Italicum non si tocca e il premier non arretra neanche quando Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, si dimette. La minoranza chiede la sospensione dei lavori ma alla fine viene messa all’angolo e se ne va. “Un errore far coincidere il Pd con il premier e la maggioranza dei gruppi parlamentari” attacca Fassina, mentre Bersani promette di votare no all’Italicum il prossimo 27 aprile alla Camera. Quale futuro c’è per quella parte del Pd che si oppone al “rottamatore”? Può esistere ancora “la ditta”? Il servizio di Luca Bertazzoni (GUARDA IL VIDEO)

Bersani sull’Italicum: “Stavolta non me la sento di votare”
“Per 20 anni ho fatto una battaglia contro l’uomo solo al comando. Il sistema del “ghe pensi mi” non lo accetto”. Sono le parole di Pier Luigi Bersani che puntualizza, esponendo le sue critiche all’Ialicum: “Di riforme se ne sono già fatte in questi ultimi anni. Il punto è se sono state buone o cattive. Il rischio è andare verso un sistema che non è né parlamentare né presidenziale. Con le modifiche alla legge elettorale non risolviamo tutti i problemi, ma togliamo via alcuni rischi. Il ballottaggio? Correggiamolo, facendolo assomigliare di più ad un secondo turno. Dando flessibilità e rappresentativa al sistema”. E aggiunge: “Stavolta non me la sento di votare, è la prima volta che mi accade” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani: “L’idea che Renzi abbia cancellato Grillo è una sciocchezza”
Lucia Annunziata premette che ritiene Bersani una persona perbene e sincera. E chiede: “Perché, per un argomento così importante, all’interno del Pd non si è trovata una linea comune?”. “Dov’è la discussione politica?” – risponde Bersani, che aggiunge: “L’idea che Renzi avrebbe cancellato Grillo ho sempre pensato fosse una sciocchezza. Se non è Grillo, è Salvini” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani: “La speranza è l’ultima a morire e la prima a dimettersi”
Enrico Mentana chiede a Bersani: “La frase ‘non voto la legge elettorale’ significa che vota no o che non la vota?”. L’ex segretario del Pd risponde: “Parlo per me, non faccio il capo corrente. Non è questione né di disciplina né di coscienza, ma di responsabilità del singolo parlamentare. Preferirei non trovarmi in questa situazione, voglio credere che ci possa essere un modo di discutere. La speranza è l’ultima a morire, anche se è la prima a dimettersi” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani: “Renzi sta governando con i miei voti”
“Mica siamo qui a far la ceretta allo yeti”. E’ la battuta rivolta a Pier Luigi Bersani da Mario Giordano, che aggiunge: “La battaglia di Bersani e della minoranza Pd è scarsamente comprensibile ai più. Il Paese non avverte come un pericolo i capilista bloccati. E’ difficile far capire alla gente che la riforma del Senato siano veramente un pericolo”. Bersani ribatte: “Tocca anche a voi, giornalista. Non è un capriccio di Bersani. Che la gente riesca a capire di cosa si sta discutendo non tocca solo i politici. Renzi sta governando con i miei voti”. Interviene Enrico Mentana: “Il problema è che questa legge terrificante l’ha proposta il suo partito. Se l’avesse fatta Berlusconi, avreste fatto manifestazioni e girotondi” (GUARDA IL VIDEO)

L’aria di Bersani-Crozza: “Renzi prestissimo è da cacciar”
Pier Luigi Bersani interpretato Maurizio Crozza si dà alla lirica e sforna un’aria antirenziana; “Intanto governa con il mio 25%… Da solo sarebbe arrivato al massimo al 50! Mente sempre sulle date, spara sempre gran minchiate!” (GUARDA IL VIDEO)

Renzoni: “Renzi ha minacciato di andare alle elezioni”
I retroscena di palazzo rivelati da Nazareno Renzoni, introdotto da Alessandro De Angelis che spiega: “Renzi ha detto sull’Italicum: “O così o si vota! Alle riforme è legata la sorte del governo”. Renzi è pronto a una campagna elettorale contro i gufi, una campagna “alla Berlusconi”. Renzoni continua: “Renzi ha affermato: “Se si vota, vinco anche al Senato e prendo la maggioranza assoluta”. Il premier avrebbe promesso alla minoranza circa 60 posti da capilista e la direzione de L’Unità in cambio del sì all’Italicum. Ma tutto è stato inutile e quindi ha minacciato di andare alle elezioni. E Mattarella, non disposto a sciogliere le Camere, ha detto: “Tocca a Renzi trovare la quadra. Sennò quando cade lui cerco in Parlamento un’altra maggioranza””. Poi rivela: “Verdini ha detto a Berlusconi: “Dobbiamo votare l’Italicum, Renzi ci garantisce qualsiasi cosa”” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani ad Annunziata: “Renzi è un patrimonio del Pd”
“È vero che sta maturando l’idea dentro il Pd che Renzi non sia così forte alle elezioni e che non durerà fino alla fine della legislatura?”. E’ la domanda di Lucia Annunziata a Pier Luigi Bersani, che risponde: “Nessuno vuole usare questa cosa per far inciampare il governo. Noi crediamo in quello che diciamo. Siamo sorpresi che non ci sia la possibilità di ragionare nel partito”. E aggiunge: “Renzi è un patrimonio del Pd. È stato più capace di me nell’allargare il consenso del Pd, ma gli dico solo di stare attento a non tagliare le radici. Renzi però è un investimento per il Pd” (GUARDA IL VIDEO)

Mentana: “Renzi sull’Italicum non tocca le richieste di Forza Italia”
“L’Italia esce da tre anni di crisi: non si mangia con la legge elettorale”. Sono le parole di Enrico Mentana che aggiunge: “Renzi sull’Italicum non tocca le richieste di Forza Italia anche adesso che il Patto del Nazareno non esiste più” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani a Giordano: “Io andare fuori dal Pd? No, è casa mia”
“Io devo andare fuori dal Pd? No, non esiste. È casa mia. Il Pd durerà 100 anni, è giovane e imperfetto”. Così Pier Luigi Bersani risponde a Mario Giordano, premettendo che non crede minimamente ai complotti e ai poteri forti dietro Renzi. Ma il giornalista ribatte: “La posizione di Bersani impoverisce la politica perché è incomprensibile ai più” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani ad Annunziata: “Poche balle, si sta nel Pd e si combatte lì. Altrimenti mi riposerei”
“Poche balle, si sta nel Pd e si combatte lì. Altrimenti mi riposerei”. Lo ribadisce Pier Luigi Bersani, in risposta a Lucia Annunizata. E su Renzi puntualizza: “Dice: ‘Per 20 anni…’. Ma cosa fa, ammucchia Prodi e Berlusconi? Renzi ha grandissima energia, ma vedo una debolezza nella squadra. Aspettiamo a dire che siamo fuori dalla crisi. Perché altrimenti la gente potrebbe dire: ‘E a me?'” (GUARDA IL VIDEO)

Salvini a Terni fra selfie e contestazioni
Matteo Salvini arriva a Terni, dove il 12 marzo scorso è stato ucciso David Raggi da una bottigliata al collo sferrata da un immigrato clandestino, e lancia la sua Opa su uno dei feudi della sinistra. ”Non sono venuto per cercare voti, ma non si può vivere in questa situazione di insicurezza e precarietà” si smarca, prima di iniziare la sfilata in città. Dalle Acciaierie (dove gli operai lo snobbano) al centro, il corteo di curiosi e simpatizzanti si allarga. Fra un selfie e l’altro c’è chi manifesta contro di lui, ma il leader del Carroccio indica il nemico comune: Renzi. “Il premier mente sulle risorse a disposizione del governo. La Lega in Parlamento cancellerà la legge Fornero, fosse l’ultima cosa che fa”. Il servizio di Alice Martinelli (GUARDA IL VIDEO)

Dragoni: “Tesoretto di Renzi? Arma di distrazione di massa”
L’editoriale di Gianni Dragoni sull’annunciato tesoretto di Renzi: ” Il Sole 24 Ore ha definito il tesoretto “un’arma di distrazione di massa”, un diversivo per eludere i problemi. Quei soldi in più non esistono e comunque derivano da un debito. È solo il frutto della previsione di crescita riportata nel Def. Il Wall Street Journal ha sostenuto che è l’Italia, e non la Grecia, il “cuore” della questione dell’euro. Draghi ha detto che la disoccupazione resterà elevata in Europa per il debito di alcuni paesi, tra cui l’Italia”. E aggiunge: “:Il debito pubblico a fine febbraio ha raggiunto il nuovo record. E Il Def prevede un’ulteriore crescita quest’anno. La disoccupazione continua ad aumentare, mentre nel resto dell’area Ocse è diminuita. Dopo il primo anno di governo Renzi, la pressione fiscale è aumentata, è salita al 43,5% del Pil. Secondo il Def, se non ci saranno interventi, la pressione fiscale aumenterà ancora, l’anno prossimo e nel 2017” (GUARDA IL VIDEO)

Giordano: “Il problema del Paese è lo strapotere di Renzi”
“Il Paese è in difficoltà ma Renzi è politicamente forte perché non ci sono alternative”. Sono le parole di Mario Giordano, che aggiunge: “Il problema non è la legge elettorale che avremo, ma che non avremo più elettori. Il problema del Paese è lo strapotere di Renzi” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani: “Cosa c’è da fare? Cancellare la legge Obiettivo”
“Renzi dovrebbe dire: ‘Stiamo cercando di venirne fuori, ci sono delle condizioni buone, abbiamo alle spalle dieci anni in cui non abbiamo governato noi, il nostro problema oggi è trasformare liquidità in lavoro'”. Sono le parole di Bersani, che su Salvini osserva: “Salvini non lo prendono alle Acciaierie di Terni, il Pd sì”. E aggiunge: “La soluzione dovrebbe essere in alcune iniziative pubbliche per sollecitare investimenti pubblici per 10-15 miliardi di euro”. Lucia Annunziata osserva che non esistono proposte alternative sul Def. “Quando si discuterà di Def ci saranno un certo numero di proposte” – replica Bersani – “Cambiare il Paese significa far cambiare le tasse e quindi perdere le elezioni. A noi è successo”. L’ex leader del Pd poi rivendica alcune sue scelte: “Nel 2001 e nel 2007 cancellai le concessioni Tav per fare così la gara d’appalto. Dopo due mesi sono state ripristinate. Cosa c’è da fare? Cancellare la legge Obiettivo” (GUARDA IL VIDEO)

Travaglio: “Minoranza Pd? 50 sfumature di sì”
“Una vignetta di Ellekappa dice: “Oppositori? Chiamiamoli diversamente concordi”. Descrive bene la minoranza Pd”. Così Marco Travaglio esordisce nel suo editoriale e osserva: “La minoranza Pd, quando proprio ha mangiato bistecca di tigre, esce dall’aula per non votare no. Bersani ha sempre votato l’Italicum. Due mesi fa scopre la svolta autoritaria e che fa? Vota no. Il nuovo Parlamento sarà un Parlamento-zerbino dell’uomo solo al comando, senza controlli né contrappesi”. E aggiunge: “Prima Renzi tirava diritto in nome del patto del Nazareno. Ma ora non esiste più: perché continua a rispettarlo? Renzi ora cambia legge elettorale e Costituzione solo con la maggioranza di governo, che poi è minoranza. Ad agosto i bersaniani votano sì su nuovo Senato e Italicum ma ammoniscono: “Vedrete che casino combineremo””. Il direttore de Il Fatto Quotidiano ironizza sulle ’50 sfumature di sì’ dei bersaniani: “‘Il mio sì è molto diverso dal tuo, è più no che sì’. Poi arriva la riforma del Senato Boschi-Verdini alla Camera. I bersaniani: “È antidemocratica”. Però la votano. Qualche bersaniano pensa di votare su su un piede solo, o facendo le corna dietro così non vale. I bersaniani sono gli oppositori di domani, anzi di dopodomani. “Qui lo voto e qui lo nego”. Bersani fa il duro: “Se non ci saranno modifiche a Italicum e ddl costituzionale, d’ora in poi non voterò più sì”. Pippo Civati non ce la fa più: “La cosiddetta minoranza non fa altro che alzare palloni alla maggioranza”. Gli impavidi oppositori subito dopo il sì scrivono un documento contro la legge che hanno appena votato. Diceva Ennio Flaiano: “La rivoluzione è rinviata a data da destinarsi causa cattivo tempo”. Si avvicina l’ultimo voto sull’Italicum alla Camera” – prosegue – “Le temibili falangi bersaniane ritmano i tamburi di guerra. Stavolta votano no? Figurati! Il capogruppo Speranza si dimette.E la minoranza non parteciperà al voto. Furba! Diceva Longanesi: “Questi nostri rivoluzionari pretendono di fare le barricate con i mobili degli altri”” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani vs Travaglio: “Renzi? Non sono d’accordo a parlare di ‘svolta autoritaria’”
Bersani replica a quanto esposto da Travaglio nel suo editoriale: “Quando ci sono 4 passaggi cerchi sempre di migliorare le leggi col massimo della lealtà nei confronti del tuo partito. Non c’è dubbio: la legge elettorale non è votabile. Ma è migliorata. Questa è un democrazia dell’investitura, è quello che io chiamo il “ghe pensi mi””. Il direttore de Il Fatto Quotidiano risponde all’ex segretario del Pd: “Non è vero che i giornali non hanno parlato di questo. Noi abbiamo raccolto 350 mila firme e nessuno di voi ha voluto dire niente”. Bersani continua: “Non sono d’accordo a definire quella di Renzi ‘svolta autoritaria’. Trovo questo meccanismo troppo corrivo a tendenze strutturali populiste che ci sono in Europa e in Italia. Ve la dico tutta. Allora, facciamo un presidenzialismo” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani: “M5S? Non volevano votare il Mattarellum, ma incasinare noi”
“Chiesi ai grillini se volevano votare il Mattarellum. E dissi: “Se lo votate, è già fatta”. Nessuno voleva votare il Mattarellum, volevano incasinarci noi; è stata una manovretta parlamentare”. Sono le parole di Pier Luigi Bersani, a proposito della mozione Giachetti. Travaglio ribatte: “In Parlamento votate sempre il contrario di quello che volete fare” (GUARDA IL VIDEO)

Bersani vs Travaglio: “Renzi è il segretario del mio partito”
Lucia Annunziata si sofferma sul match tra Renzi e Speranza osserva: “Renzi viene riconosciuto come interlocutore da Obama, ma Obama è ormai un presidente azzoppato”. Bersani spiega: “Immagino che adesso gli Usa ci facciano pressione sulla questione di energia e di gas. E io ci farei attenzione”. Travaglio puntualizza ancora che la minoranza del Pd non ha mai votato contro Renzi. Bersani replica: “Anche la gente comune mi dice: ‘Vai via da lì’. E io rispondo: ‘Oh! Questa è casa mia’. Sarò sempre leale col mio partito. Si rivolga allora alla destra, perché Renzi è il segretario del mio partito” (GUARDA IL VIDEO)

Santoro: “Bersani fa bene a restare nel Pd, ma deve fare qualcosa all’interno”
Il direttore del Tg4 provoca l’ex segretario del Pd dicendo che Renzi in questo momento è senza opposizione e quella che fa la minoranza Pd è solo un po’ di manfrina. Santoro osserva: “Secondo me, Bersani fa bene a non uscire dal Pd. Il problema è che dovrebbe fare qualcosa rimanendo dentro”. Travaglio osserva: “Sono d’accordo con Bersani sul rischio democratico e vorrei che l’Italicum non passi. Quindi, sarebbe opportuno che votassero no in Parlamento”. Santoro commenta: “Questo problema vale anche per il M5S, che vota sempre compatto”. Interviene anche Mentana: “I bersaniani sono minoranza perché un anno e mezzo fa è stato scalato da un esterno. Loro sono una struttura molto forte ma un nuovo partito nel partito ha preso il potere del Pd”. Nel finale, Bersani afferma: “Non voglio fare il capo-corrente, ma devo tenere accesa questa fiammella nel Pd, finché non si trova qualcuno che prenda in mano… è chiaro?”. Travaglio chiede a Bersani se è impossibile immaginare che la minoranza Pd in Aula voti contro il governo Renzi, se mette la fiducia. “Il problema è che alla Camera c’è la fiducia, ma anche il voto sul provvedimento” – risponde l’ex segretario del Pd – “ma io penso che non metteranno la fiducia” (GUARDA IL VIDEO)

Renzi in Usa: l’Italicum spiegato in inglese
Dopo il fuoco incrociato delle parodie in rete, Renzi torna a parlare in inglese nella sua visita negli Stati Uniti e spiega alla Georgetown University il funzionamento dell’Italicum (GUARDA IL VIDEO)

Le vignette di Vauro: da Mattarella all’Italicum al caso Tortosa
Un riassunto dei fatti della settimana raccontati dalla matita di Vauro: dalle dichiarazioni di Mattarella sul 25 aprile all’Italicum fino al caso della ‘macelleria messicana’ alla Diaz e del poliziotto Tortosa (GUARDA IL VIDEO)

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