Per presentare la 308 a due volumi ai cinesi, la Peugeot ha scelto di affiancarle, al debutto al Salone di Shanghai, una versione super sportiva, di quelle che non passano inosservate fra gli stand. È la 308 R HYbrid da 500 CV, bicolore – con il blu e il grigio separati da una linea obliqua che taglia la fiancata – e carica di minigonne, prese d’aria e bordi a contrasto. Per ora è solo una concept car, ma il fatto che il gruppo PSA presenti allo stesso Salone due prototipi (oltre alle 308 R, anche la Citroën Aircross) entrambi ibridi plug-in con trazione integrale fa intuire che i francesi stiano lavorando davvero a questa formula.

“Oggi ci stiamo concentrando sui motori termici, perfezionandoli e raggiungendo nuovi record nel contenimento delle emissioni, come dimostra la rinnovata 208 diesel da 79 g/km di CO2”, ha detto a ilfattoquotidiano.it Guillaume Couzy, direttore marketing del marchio Peugeot, durante un’intervista a Milano. “Ma fra tre-quattro anni metteremo in vendita vetture ibride a trazione integrale diverse dalle nostre attuali Hybrid4 diesel: i nuovi modelli saranno a benzina e plug-in”, ossia con batteria ricaricabile anche alla presa di corrente. Proprio come annunciato dal numero uno Carlos Tavares un anno fa con il piano industriale “Back in the race, il gruppo sta infatti procedendo a una razionalizzazione di marchi e modelli e allo sviluppo di motorizzazioni sempre più parche nei consumi.

La particolarità del sistema ibrido della 308 R, però, non sta tanto nelle emissioni contenute, anche se 70 grammi di CO2 al km, per una macchina da 500 CV, sono senz’altro un risultato notevole. La caratteristica davvero interessante, però, è la modularità del sistema, composto da tre motori indipendenti (un 1.6 THP da 270 CV e due elettromotori da 115 CV, uno per asse) e “settabile” in quattro modi: Hot lap mette in campo tutta la potenza e la coppia disponibili, vale a dire 500 CV e 730 Nm; Track sfrutta il motore a benzina e l’elettrico posteriore, lasciando a quello anteriore la funzione di boost (400 CV e 530 Nm); il modo Road eroga “soltanto” 300 CV e 400 Nm, escludendo l’uso del motore elettrico anteriore; in “Z.E.”, infine, si utilizzano solo i motori elettrici, spinti dalla batteria agli ioni di litio da 3 kWh posizionata sotto i sedili posteriori.

Con la 308 R Hybrid, Peugeot vuole provare a vendere le compatte “senza coda”, anche se oggi i modelli più venduti del marchio sono le 408 e 308 a tre volumi. Ampliare l’offerta significa potenzialmente guadagnare quote di mercato in un Paese che, dall’anno scorso, è diventato il primo mercato mondiale per Peugeot. E in cui il marchio l’anno scorso è cresciuto del 25%, dice Couzy, “ossia molto più velocemente del mercato”. Il gruppo francese produce localmente tutti i suoi modelli in collaborazione con la cinese Dongfeng. Che fra l’altro è azionista, avendo comprato nel 2014 il 14% delle azioni dalla famiglia Peugeot. Psa punta a vendere 850.000 auto in Cina quest’anno (su circa 3 milioni) e 1,5 milioni entro il 2020.

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