Cinema

Festival Cannes 2015, squadra tricolore ‘Garrone, Moretti e Sorrentino’ in concorso: “Grande occasione per il cinema italiano”

"I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali": questa la dichiarazione congiunta dei tre. Il 13 maggio le danze saranno aperte fuori concorso dalla regista francese Emmanuelle Bercot con La tete haute. A guidare la giuria del concorso maggiore sono i fratelli Ethan & Joel Coen

di Anna Maria Pasetti

Tre su tre: Garrone, Moretti e Sorrentino. Che all’unisono dichiarano con una formula inedita da Moschettieri: “Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali”. Firmato Matteo Garrone, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino.

Era nell’aria, si sa, ma in ogni caso l’annuncio è sorprendente e per noi gioioso giacché la squadra tricolore concorrente al Festival di Cannes (13-24 maggio) non è mai stata così copiosa. E se si aggiunge il film di Roberto Minervini (The Other Side, distribuzione Lucky Red) in concorso a Un certain regard fanno ben quattro. Insomma, un vero trionfo, almeno sulla carta della presenza italiana al massimo festival cinematografico del mondo. D’altra parte come faceva il direttore artistico Thierry Fremaux ad escludere il premio Oscar per La Grande Bellezza (che a Cannes fu ignorato…) ora pronto con l’anglofono e ricco di star La giovinezza (Youth, distribuzione Medusa), o ignorare l’abituée a Cannes già Palma d’oro Nanni Moretti con il suo magnifico Mia madre (in uscita oggi in Italia, 01 distribution) o – infine – a non invitare a concorrere Matteo Garrone già vincitore di ben due Gran Prix (il secondo sotto la giuria di Moretti, ça va sans dire..) per il kolossal Il racconto dei racconti (Tale of Tales, distribuzione 01 Distribution), anch’esso in inglese e traboccante di divi? Vogliamo pensare che oltre “l’obbligo d’onore” per i tre ci sia stato da parte del direttore artistico/delegato generale del Festival di Cannes il gusto per la qualità dei lavori dei nostri autori che la sorte ha voluto pronti contemporaneamente per la Croisette.

La selezione dei titoli della kermesse, giunta alla sua 68ma edizione, è stata raggiunta dalla visione di “1.854 film, oggi presente al 90% dei partecipanti – ha annunciato Fremaux – “alcuni sono arrivati solo 2 giorni fa e ci saranno oltre una ventina di esordi che si candidano alla Camera d’Or. La selezione che abbiamo preparato per voi quest’anno si prende dei rischi, è fresca ma con alte ambizioni e ci mostra un panorama del mondo parlando anche dell’evoluzione artistica del cinema. Aggiungo che è una buona annata per il cinema francese a Cannes con quattro film in concorso”.

Dunque a sfidare in competizione i quattro portabandiera (che sono Jacques Audiard con Dheepan – titolo provvisorio, distribuzione BIM -, Stephane Brizet La loi du marché, Maiwenn Le Besco con Mon Roi e Valerie Donzelli con Marguerite et Julien) e i 3 “eroi nostrani”, saranno una manciata di autori fedelissimi al cuore di Fremaux ma anche alcune novità, con provenienze non scontate. Per ora la lineup della competizione principale è composta da 16 titoli ma alla fine saranno 20 i concorrenti: quattro film devono saranno annunciati nei prossimi giorni.

Dagli States arrivano i blasonati, attesi ed entrambi distribuiti da noi per Lucky Red Todd Haynes (Carol, con Cate Blanchett e Rooney Mara) e Gus Van Sant (The Sea of Trees con Matthew McConaughey, Ken Watanabe e Naomi Watts), dall’Oriente calcheranno la Montée de Marche il taiwanese Hou Hsiao-hsien (The Assassin), il cinese Jia Zhangke (May Depart) e il giapponese Hirokazu Kore-eda (Our Little Sister), dall’Australia la rivisitazione del Macbeth ad opera dell’australiano Justin Kurzel con Michael Fassbender e Mario Cotillard, dalla Grecia ma in lingua inglese il da tempo annunciato The Lobster di Yorgos Lanthimos con le star Colin Farrell, Léa Seydoux e Rachel Weisz, ed infine dall’Ungheria Son of Saul di László Nemes (già assistente di Bela Tarr) e dalla Norvegia Louder than Bombs, in lingua inglese con Isabelle Huppert, Jesse Eisenberg, Gabriel Byrne, del giovane Joachim Trier: entrambi i film usciranno da noi per Teodora. In concorso, infine, dal Canada, Sicario di Denis Villeneuve, con Emily Blunt, Josh Brolin e Benicio Del Toro.

Ma Cannes non è solo concorso, anzi. Ricchissima e illuminata di glamour è anche la composizione del fuori concorso, delle proiezioni speciali e dei film di mezzanotte: mescolando le carte in queste tre sezioni troviamo Woody Allen con il suo nuovo film, Irrational Man con Joaquin Phoenix ed Emma Stone, l’animazione della Pixar con Inside-out di Pete Docter e l’animazione americana ma dal classico francese par excellance nell’atteso Il piccolo principe Mark Osborne, l’esordio alla regia di Natalie Portman, A Tale of Love and Darkness, il già annunciato Mad Max – Fury Road di George Miller con Tom Hardy, il ritorno di maestri come Elia Suleiman e Barbet Schroeder e un documentario sulla vita di Amy Winehouse. Nella sezione Un certain regard, infine, tra i 14 film spiccano accanto al nostro Minervini il rumeno Corneliu Poromboiu e il giapponese Kyoshi Kurosawa. Ricordiamo che il 13 maggio le danze saranno aperte fuori concorso dalla regista francese Emmanuelle Bercot con La tete haute e che a guidare la giuria del concorso maggiore sono i fratelli Ethan & Joel Coen.

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