Nel 2014 a livello planetario sono state prodotti 89,75 milioni di veicoli, il 2,6% in più rispetto al 2013, informa l’Oica, l’organizzazione mondiale dei costruttori. Di questi, 67,53 milioni erano automobili, pari al 2,9% in più. La produzione di veicoli a motore sta aumentando costantemente: nell’ultimo decennio, dal 2005, è cresciuta del 34%.

La produzione supera le vendite. Nel 2014 le vendite sono state inferiori alla produzione: sia complessiva (88,16 milioni) sia delle sole auto (64,96 milioni, comunque sempre quasi due milioni in più rispetto all’anno precedente). La situazione non è diversa da quella del 2013, quando furono fabbricate 65,64 milioni di auto e vendute 62,76 milioni.

Finlandia boom. La Finlandia è la nazione al mondo in cui la produzione è cresciuta percentualmente di più, addirittura del 492% a quota 45.000 esemplari, contro i 3.600 del 2013. In Venezuela è stato invece contabilizzato il calo più significativo: -76% a poco più di 11.000 unità.

La “fabbrica Europa”. L’Europa ha contribuito con 15,23 milioni di veicoli alla produzione mondiale (+3,9%). La Germania è il terzo produttore globale dopo Cina e Giappone e naturalmente di gran lunga il primo del Vecchio Continente con 5,6 milioni (+3%), seguito dalla Spagna (1,9, +8,2%) che ha scavalcato la Russia (1,68, -12,3%). I brand tedeschi assicurano una buona quota dell’export del paese perché il mercato domestico è di poco superiore ai 3 milioni e loro ne controllano il 58% (il 67% includendo Seat e Skoda).

Italia in coda. L’Italia, che pure ha contabilizzato una crescita del 3,3% a quota 401.317 vetture (ma sarebbe del 6% contando i veicoli commerciali, quasi altre 297.000 unità), è ormai tra i piccoli produttori. Sfornano più auto non solo Regno Unito (1,528, +1,2%) e Francia (1,495, +2,5%), ma anche nazioni come Repubblica Ceca (1,22 milioni, +10,5%) trascinata dalla crescita di Skoda, Slovacchia (993.000, +1,8%) grazie agli investimenti di Hyundai e Kia, Polonia (473.000, in calo dello 0,3%) e Belgio (481.000, +3,5%).

Cina davanti a tutti. Con un aumento della produzione del 10,2%, la Cina si conferma il primo produttore al mondo a quota 19,9 milioni, oltre il 13% dell’offerta globale. L’Asia da sola vale oltre la metà della produzione con più di 39 milioni di auto (+5,4%). Il Giappone supera gli 8,27 milioni, la Corea del Sud i 4,12, l’India i 3,16, l’Indonesia il milione e l’Iran, con un balzo del 46,8%, arriva a 926.000.

Stati Uniti, paradiso degli importatori. La ragione per cui gli Stati Uniti sono così gettonati dai tutti i marchi è semplice: la produzione copre appena il 55% della domanda, cioè 4,2 milioni a fronte di quasi 7,7 milioni di immatricolazioni.

Iran fra i “fantastici 12”. Al mondo sono dodici i mercati nazionali che superano il milione di unità immatricolate: cinque sono in Europa e l’Italia è fra questi (la Spagna dovrebbe superare questa quota alla fine del 2015). Poi ci sono Stati Uniti, Brasile, Giappone, India, Cina (3,9 milioni di consegne nel 2005 e 19,7 lo scorso anno), Corea del Sud e la “sorpresa” Iran (da 691.000 del 2013 a oltre 1,1 milioni stimate per il 2014).

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