“Non sono venuti a fare l’esproprio perché siamo tanti”. I No Tav del Terzovalico hanno presidiato per tutta la notte tra mercoledì e giovedì e la mattina seguente il cantiere di Arquata Scrivia. Qui era atteso l’ufficiale giudiziario per effettuare il sequestro di alcuni terreni sui quali dovrà ampliarsi il cantiere. Per la terza volta i No Tav riescono a impedire l’esproprio: “Se non lo faranno entro luglio, dovranno rifare un procedimento burocratico molto lungo, per noi sarebbe una vittoria”, dice uno degli attivisti. Cresce nel movimento la critica al “sistema Incalza” che non è stato fermato dalle inchieste. “Nel Def – speiga il senatore M5s Marco Scibona – hanno bloccato alcune grandi opere ma hanno rifinanziato la Torino-Lione e il Terzovalico” di Cosimo Caridi

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