Nepente_003_Prima-1E’ un attacco frontale, durissimo, al tempo in cui viviamo, alla nostra finta avvedutezza, o emancipazione, alla nostra libertà guadagnata senza prezzo e trasformata in volgarità. Il tempo della comunicazione virale, delle contaminazioni senza riguardo tra realtà e comunicati stampa, notizie rapide da servire sui siti di informazione e dolore del mondo in pasto ai santoni dei talk.

Nel primo romanzo di Matteo PascolettiI giorni della nepente. Una storia tossica‘ (edizioni Effequ), mi sembra di ravvisarci tutto questo, chiudendo sull’ultima pagina. La trama è un pretesto: un tossico uccide una pensionata. Un fatto violento, in una terribile domenica di fine estate. Il figlio della donna ucciderà a sua volta il tossico rapinatore. Il dramma precipita, riproducendosi noiosamente. Da lì si mostrano, aprendosi a ventaglio, un coro di voci, che del romanzo ne rendono una struttura atipica. I personaggi utilizzati da Matteo sembrano quasi anfitrioni, deus ex machina estatici sul palco di un teatro esangue.

I libri non si raccontano, oltre un tanto, i libri si leggono, quindi insomma vi invito casomai a leggerlo. Mi interessa aggiungere qualcosa su Matteo, che esordisce sì con questo romanzo assolutamente fuori dagli schemi (sarà mica il destino del romanzo tradizionale non esserlo più?), ma non è nuovo ai lettori della rete in special modo: è una delle penne – se mi è permesso dire – più deregolamentate del web. Nel senso: è un provocatore, geniaccio, riesce a scatenare dibattiti infiniti sulle questioni più delicate, con la lungimiranza dell’antropologo che studia i suoi simili.

Italianista, blogger del collettivo Valigia Blu, classe 1978, collabora al ‘Festival del giornalismo’ che si tiene a Perugia ogni anno, Perugia che è la sua città natale. Conosce bene in definitiva i meccanismi diabolici del web, le dialettiche inasprite dai social, su cui si muove con sicurezza, anzi, con autorevolezza. E’ un intellettuale che immagino oggi arrivi al romanzo dentro un progetto più complesso, la sua autorialità è molto più poliedrica e contiene tutto, la sua personalità non ne è peraltro un dettaglio a margine.

Articolo Precedente

Expo 2015, a Milano mostra di Leonardo da Vinci con oltre 200 opere

next
Articolo Successivo

Fotografia liquida, mani bagnate e memoria dell’acqua

next