Dopo spagnolo e inglese, anche italiano e cinese mandarino sbarcano su Skype Translator. Il programma di Microsoft, presentato lo scorso dicembre, marcia a tappe forzate verso la realizzazione del traduttore universale in tempo reale.

Il sistema ha in realtà due modalità: quella per i messaggi di testo supporta oltre 40 lingue, mentre quello speech-to-speech (che traduce le conversazioni audio e video utilizzando un sintetizzazione vocale) era fino a oggi limitato a inglese e spagnolo. Come funziona? Tutto sommato in maniera semplice. Attivando la funzione di traduzione, il volume della voce dell’interlocutore viene abbassato, mentre viene riprodotta a pieno volume la traduzione sintetizzata. Un po’ come accade nelle traduzioni simultanee usate nei programmi televisivi o in radio.

Per il momento, l’uso di Translator richiede una registrazione alla pagina web del programma che consente di mettersi in lista per partecipare alla sperimentazione della versione Beta del programma, specificando anche le lingue alle quali si è interessati. Nulla si sa, invece, riguardo ai tempi di una eventuale implementazione del servizio nel software “di serie”.

Per la verità, Skype non è il primo software a offrire una funzione simile. Anche l’app per smartphone Google Translator permette di ottenere una traduzione simile a quella offerta dal software di Microsoft. L’app di Google, però, è un semplice sistema “su richiesta” utile al massimo per farsi capire quando ci si trova in un paese di cui non si conosce la lingua e si vuole chiedere qualche informazione. Skype Translator, invece, punta a offrire la massima fluidità nella traduzione in tempo reale. Un valore aggiunto notevole per il messenger della casa di Redmond, che conta di attirare un numero ancora maggiore di persone (a oggi conta più di 300 milioni di utilizzatori) grazie all’abbattimento delle barriere linguistiche nelle conversazioni tramite il suo sistema VoIP.

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