Piero Fassino apre il Consiglio Comunale per una commemorazione della strage di ParigiMi fa veramente incazzare sentire il delirio quotidiano.
Ad esempio Piero Fassino dice: i comuni non hanno più soldi, abbiamo sostenuto tagli spaventosi…

Ma che tagli hanno fatto i comuni?
Come mai a tutt’oggi, ad eccezione di Padova, nessun grande comune italiano ha cambiato le lampadine dell’illuminazione stradale?
Parliamo di bollette superiori ai 20 milioni di euro l’anno per comuni come Milano e Roma. Bollette che si potrebbero agilmente dimezzare. A Padova lo abbiamo dimostrato nel 2005, con Maurizio Fauri dell’Unviersità di Trento; per questo intervento abbiamo anche ottenuto 12 premi nazionali e internazionali ma solo a sindaci di piccoli comuni è venuto in mente di fare altrettanto.

E che dire degli stipendi dei dirigenti (segretari comunali, ingegneri comunali ecc) che per lo più stanno tra gli 80 e i 200mila euro? (Obama prende poco di più). E che dire dei premi per l’efficienza dei funzionari, dati non per risultati reali ma in base al rispetto delle norme (realizzi un progetto che non funziona ma se hai rispettato tutti i codicilli il premio te lo cucchi lo stesso… Un premio che raggiunge in alcuni casi un quarto dello stipendio!!!).
Se Fassino andasse a vedere il molto onorevole sito www.openbilanci.it potrebbe confrontare i bilanci dei comuni italiani e scoprire che comuni con lo stesso numero di abitanti hanno l’uno il doppio dei dipendenti dell’altro e spese globali altrettanto doppie.

Basta dare un’occhiata alle spese per la sola amministrazione dei maggiori comuni italiani per capire che ci sono miliardi da tagliare. Miliardi di sprechi non di servizi. Se mettono il tiket sulle ecografie è perché buttano i soldi dalla finestra! E quando guardiamo i bilanci dei comuni più virtuosi dobbiamo considerare che tra questi sono rari quelli che hanno realizzato un minimo di rivoluzione ecotecnologica e che pochi hanno messo in atto solo vagiti di razionalizzazione dei servizi. Quindi i risparmi potrebbero essere enormi anche nei comui migliori!

Da anni ripetiamo che un governo sensato e un Pd di buon senso dovrebbero far sapere ai cittadini quanto spendono i comuni amministrati meglio. I cittadini dovrebbero sapere quanto spende il loro comune per scaldare gli uffici e la manutenzione delle strade..così magari si incazzerebbero.

E dovrebbe esistere un ente che aiuta i sindaci “in ritardo” a realizzare la rivoluzione della spesa, fornendo supporto tecnico. E dovrebbe esistere un sistema di certificazione delle tecnologie in modo tale da ridurre il rischio che i comuni si facciano fregare.

Ma Renzi è sordo a questo appello… Potrebbe sembrare strano. Per quale motivo il Pd non dovrebbe urlare che ci sono comuni capaci di spendere meglio i soldi, visto che per il 90 % sono comuni gestiti dal Pd? C’ho messo un po’ a capire cosa ammutolisce Renzi. Il fatto è che ci sono anche pessimi amministratori Pd, e guarda caso si tratta di nomi grossi del partito che si irriterebbero se il Pd li indicasse come incapaci.
E il semplice confronto dei bilanci porterebbe domande: si potrebbe sospettare che i comuni che spendono di più siano anche i più corrotti.
E qualcuno potrebbe proporre di commissariare tutte le sezioni del Pd dove la spesa è troppo alta. Potrebbe passare l’idea che se il comune che amministri spende troppo o sei un ladro o sei incapace di accorgerti che intorno a te rubano (quindi non sai fare il tuo mestiere).

Per questo iniziative inascoltate come www.openbilanci.it sono fondamentali per chi vuole un’Italia migliore! Se questo sito fosse conosciuto Fassino baderebbe a come parla.
Ma devo aggiungere anche che tutto questo avviene con la pelosa complicità dei media di regime: possibile che nessun giornalista senta di dover aggiungere un minimo di commento a un’affermazione insostenibile come quella di Fassino?
Non sanno proprio niente questi giornalisti? Non hanno nessuna idea di quanto si potrebbe risparmiare in Italia?

Su una sola questione Fassino ha ragione. Se i comuni italiani hanno fatto poco o niente il resto della struttura dello Stato ha fatto ancor meno. Abbiamo presentato a un gruppo di parlamentari il Libro Bianco sulle Ecotecnologie, dimostrando numeri alla mano che solo nel settore delle ecotecnologie c’è spazio per risparmi e guadagni che superano i 200 miliardi di euro. Vogliamo recuperarne almeno un quarto? Con 50 miliardi all’anno potremmo cancellare la miseria più nera (il reddito di cittadinanza costerebbe meno di 15 miliardi) e potremmo sostenere in maniera robusta le mille imprese innovative che annaspano nell’assenza di sostegno finanziario e infrastrutture elementari (dateci la banda larga, cavolo!)…

Ma tutto questo Alice non lo sa.

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