Uno studente, a scuola, non dovrebbe temere di chiudere una finestra in aula. Ma in Italia, anche con un gesto quotidiano come questo, si può finire in ospedale. E’ accaduto alla scuola media “Verga” di San Donnino a Firenze dove due studenti dodicenni sono stati portati al pronto soccorso per contusioni ed escoriazioni dovute al crollo della finestra. Un incidente che si poteva evitare secondo il dirigente Osvaldo Di Cuffa, che nei mesi scorsi aveva chiesto alla Dusmann, multinazionale convenzionata con il Ministero della pubblica istruzione, un intervento sugli infissi ma aveva ricevuto un no: “La risposta che mi è stata data dalla ditta, nonostante la convenzione con il Miur per il progetto #scuolebelle prevedesse anche la manutenzione degli infissi – spiega desolato il dirigente – è che loro non erano in grado di fare quel lavoro. Per cui ho potuto concordare solo l’imbiancatura delle aule”.

Intanto i due adolescenti sono rimasti feriti. A raccontare la cronaca di una brutta mattinata è lo stesso preside: “E’ accaduto tutto in maniera improvvisa. Un ragazzo si è alzato per chiudere la finestra, ma si sono spaccati improvvisamente i cardini la reggevano. Il nostro alunno ha provato a trattenerla ma non ce l’ha fatta. La finestra è quindi caduta su un banco ferendo anche un altro compagno”.

Sul posto sono intervenuti 118, Vigili del fuoco e dei tecnici del Comune. I ragazzi sono stati dimessi dall’ospedale dopo qualche ora con due giorni di prognosi.

Di Cuffa è rammaricato. “Sono infissi vecchi, hanno più di vent’anni. La nostra è una scuola costruita a tappe. Quando abbiamo avuto il finanziamento per #scuolebelle, tra le cose che avevo chiesto alla ditta incaricata dal Ministero c’era quella di intervenire per le riparazioni sugli infissi dal momento che abbiamo anche maniglie che non chiudono, che sono bloccate. La convenzione prevedeva la possibilità di fare l’imbiancatura o interventi di manutenzione su infissi in ferro o legno o sistemazioni dei giardini o ancora interventi di idraulica. Ma allo stato dei fatti quello che sono riusciti a fare è stato solo ridipingere, quello che serviva a me non è stato eseguito”.

Il dirigente della media “Verga” snocciola i numeri e pone una questione: “Questo progetto del Ministero ci ha portato a poco: ci hanno dato 8mila euro e quest’anno 17mila euro per sette plessi. La devo dire tutta? Se potessimo gestire noi questi soldi con ditte individuate dalla scuola potremmo fare tre volte tanto quello che siamo riusciti ad eseguire con i prezzi imposti dalla convenzione. Solo per l’imbiancatura facendo noi una gara avremmo fatto molto più con lo stesso importo. Di là che potevamo gestirli per le priorità della scuola e non per cose mezze imposte”. Il 1 aprile nella scuola c’è stato un sopralluogo dei tecnici comunali che stanno predisponendo un piano di messa in sicurezza rapido, aggiungendo delle cerniere. Sostituirle è impossibile, il prezzo è troppo alto.

Articolo Precedente

Sciopero scuola, Cgil, Cisl e Uil: “Stop a corsi di recupero ed educazione fisica”

next
Articolo Successivo

Università e ricerca: è sempre e solo tutta colpa dei baroni!

next