Tensione tra rom e vigili urbani davanti al centro di accoglienza a Tor Sapienza, alla periferia di Roma, sgomberato ieri dopo un incendio. I vigili urbani sono arrivati sul posto per far spostare un gruppo di nomadi che, non sapendo dove andare, aveva allestito un campo di fortuna all’esterno del centro di accoglienza. Nel corso dell’operazione sono nate incomprensioni, sfociate in vere e proprie tensioni. Il vicecomandante dei vigili di Roma, Antonio Di Maggio, ha raccontato che le pattuglie sono state oggetto di un lancio di bastoni e bottiglie, da parte di alcuni nomadi. Gli agenti, per rispondere all’aggressione e per disperdere alcuni cani randagi, avrebbero spruzzato dello spray al peperoncino che ha intossicato anche ragazzina, poi medicata dal personale dell’ambulanza accorsa sul posto. Il racconto dei nomadi accampati arricchisce di particolari la vicenda: “Un agente ha estratto la pistola e l’ha puntata contro di noi, c’erano anche dei bambini”. A raccontarlo è Denise ai microfoni dell’Ansa, una delle nomadi del centro di accoglienza romano, presente stamattina quando all’esterno della struttura ci sono state tensioni tra vigili urbani e rom. I nomadi, che dopo l’incendio dell’altra notte all’interno della struttura sono rimasti a dormire in alcuni furgoni parcheggiati lungo la strada, spiegano: “Siamo stati aggrediti senza motivo. Non vogliamo problemi, né eravamo intenzionati a rientrare nel centro senza autorizzazione. Non ci spieghiamo questa violenza, sono state picchiate anche ragazze e minorenni”

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