Ha scritto un libro dedicato alla preparazione del “futuro concorso per dirigenti scolastici” e lo ha “pubblicizzato” anche sulla sua pagina Facebook con tanto di link alla pagina della casa editrice. Niente di strano se non fosse che l’autrice, Antonietta Di Martino, presiede in Toscana la commissione del concorso per 112 dirigenti scolastici (gli orali, a cui sono stati ammessi 156 candidati, sono in programma dal 15 aprile al 25 giugno). Il caso è stato sollevato dalla Flc-Cgil Toscana, presentando un esposto al ministero dell’Istruzione (e per conoscenza al direttore scolastico regionale): il sindacato accusa la dirigente di utilizzare “la sua funzione per pubblicizzare e vendere il proprio libro agli stessi candidati” e perciò ne chiede la “sostituzione immediata”.

A finire nella bufera è la 53enne torinese Antonietta Di Martino, dirigente scolastico del 1 Circolo di Rivoli (in provincia di Torino). Il libro “incriminato” – costo 30 euro – s’intitola “Guida alle prove scritte e orale. Concorso dirigenti scolastici. Edizione 2015” ed è stato scritto da Di Martino insieme a altri tre autori (Callà, Dellepiane e Giannone): “Un consiglio per la preparazione al futuro concorso per dirigenti scolastici!!” aveva scritto la dirigente lo scorso 13 febbraio sulla sua pagina Facebook (nelle ore scorse il profilo è stato rimosso) con tanto di foto di copertina. Ilfattoquotidiano.it ha contattato Di Martino ma la stessa ha fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni. Anche Claudio Bacaloni, vicedirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale, ha preferito non commentare.

“Nella quarta di copertina del suddetto libro – sottolinea nell’esposto il segretario regionale della Flc Alessandro Rapezzi – nel tracciare il proprio curriculum professionale, la dottoressa Di Martino inserisce la condizione di presidente della commissione del concorso in Toscana come punto qualificante, indicatore della qualità e dei contenuti del libro stesso”. Poi attacca: “La presidente della commissione dell’unico Concorso per dirigenti scolastici che si sta svolgendo in Italia, già piuttosto travagliato, fa pubblicità a un testo di cui è coautrice e rivolto esplicitamente ai candidati che dovranno affrontare la prova concorsuale, compresi dunque i candidati del concorso che si sta svolgendo in Toscana”. Rapezzi chiede pertanto al ministero se non si delinei un “profilo di inopportunità” alla prosecuzione della funzione, aggiungendo: “Si tratta della stessa persona che, come viene riferito al sottoscritto, oscura la stanza dove si svolgono i lavori della commissione presso l’Ufficio scolastico regionale di Firenze per non essere ‘visti da fuori'”.

Come se non bastasse, peraltro, si tratta di un concorso – indetto nel 2011 – che ha avuto fin qui un iter assai “travagliato”. I 112 vincitori del concorso erano infatti già stati individuati e immessi in ruolo (settembre 2012) ma poi una sentenza del Consiglio di Stato del 2014 ha rimesso tutto in discussione. Alcuni soggetti non ammmessi alla fase orale decisero infatti di effettuare un ricorso: nel mirino presunti vizi di forma nelle modifiche dell’originaria commissione giudicatrice (il presidente Giuseppe Parlato, dimessosi nel marzo 2012 quando era in atto la correzione degli elaborati scritti, venne sostituito da Sesto Vigiani). Nel 2014 quindi il colpo di scena: il Consiglio di Stato decreta l’annullamento delle fasi del concorso svolte successivamente alle modifiche della composizione della commissione, rendendo perciò necessaria la ricorrezione di parte degli scritti e l’indizione di nuovi esami orali.

La nuova commissione è stata costituita lo scorso 10 ottobre. Due mesi più tardi la nomina della presidente Di Martino. La ri-correzione di parte degli scritti ha recentemente scatenato nuovi malumori: 16 vincitori del primo concorso non sono infatti stati ammessi agli orali. Rapezzi non risparmia critiche: “La commissione ha già sostituito due membri effettivi e uno supplente: uno dei membri effettivi è stato sostituito a correzione degli scritti già avviata, ricreando l’esatta situazione del concorso precedente”.

Riceviamo e pubblichiamo

La presente, in nome e per conto della Prof.ssa Antonietta Di Martino, dirigente scolastico del I Circolo di Rivoli (Torino), come da mandata ricevuto, per significare quanta segue in ordine alla pubblicazione, in data 27.03.2015, sul quotidiano “II Fatto Quotidiano” di un articolo dal titolo “Scuola, “concorso? Prendi la mia guida”. Ma lei è la presidente di commissione”, contenente notizie e dati non corrispondenti a! vero, oltre che lesive della dignità e dell’immagine della mia Assistita. Innanzitutto, il progetto editoriale in questione e stato concepito un anno fa, in vista del futuro concorso a Dirigente scolastico, e non di quello attuale, secondo le nuove modalità previste dalle bozze di Regolamento che sono circolate nel web e comunicate dagli stessi sindacati del comparto scuola; trattasi dunque di opera già prevista e senza alcuna attinenza con il concorso di cui la mia cliente è commissaria, relativo ad un bando del 2011. Nell’introduzione al testo e nella quarta di copertina infatti, viene descritto ampiamente il nuovo concorso non ancora bandito nelle future modalità, sia per la prova scritta che per la prova orale, ad ulteriore riprova che l’impostazione del testo e basata sulle nuove procedure del futuro concorso. Sul sito della Casa Editrice EUROEDIZIONI (http://www.euroedizioni.it/ e http://www.e-euroedizioni.it/) il manuale in questione è stato indicato nell’ambito dei “testi necessari per la preparazione al prossimo concorso per dirigenti scolastici”; identica precisazione e contenuta nella pagina dedicata a! manuale medesimo (http://www.e-euroedizioni.it/dettagli.asp?sid=25172187120 150324232159&idp= 120&categoria).

Anche la pubblicazione sui profilo facebook della mia Assistita rimarca il concetto che trattasi del futuro concorso, senza alcun riferimento al concorso in Toscana, la cui rinnovazione era già in atto da circa tre mesi. Peraltro, la possibilità di accedere ai contenuti di detto profilo o di ricevere i post in automatico era riservata ai soli contatti personali (amici) della mia Assistita e, quindi, il post non poteva essere ricevuto da altri soggetti “collegati” al concorso in atto. Infine, ma non da ultimo, sul punto non può essere chiamato in causa neppure l’interesse economico: il numero dei candidati del concorso in atto in Toscana e infatti insignificante rispetto al target commerciale del manuale che è riferito alle migliaia di soggetti interessati al futuro concorso che sarà bandito a livello nazionale: se anche tutti gli attuali 156 candidati della Toscana comprassero il manuale, il guadagno per ogni autore corrisponderebbe a poco più di 100 euro lorde. Del resto, tra i motivi d’incompatibilità attribuibili dalle norme ai membri di una Commissione non risultano le eventuali pubblicazioni di testi o manuali, attività che esula da rapporti diretti con i candidati. Anzi, la presenza nel Curriculum di tale elemento (le pubblicazioni) e indice di maggior professionalità dei soggetti interessati. Diversamente occorrerebbe escludere dagli incari di Commissario e Presidente chiunque abbia scritto testi attinenti ad argomenti presenti nel bando di concorso. Né risulta essere vietata l’eventuale azione promozionale, che imporrebbe ai destinatari d’ incarico di Commissario e Presidente di far cancellare dai siti delle case editrici e da tutti i motori di ricerca nel web l’esistenza di tali pubblicazioni, rinvenibili peraltro anche nei Curriculum Vitae dei medesimi soggetti, pubblicati obbligatoriamente nei siti istituzionali. 

In definitiva, stante quanto sopra, l’articolo in questione contiene affermazioni gravi e lesive della dignità personale e professionale della mia Assistita, la quale non conosce i candidati della Toscana né ha mai avuto contatti con loro, né infine ha mai usato la sua funzione o gli strumenti istituzionali per pubblicizzare e vendere il proprio libro ai candidati stessi. Con la presente, pertanto, si invita codesta Redazione a rettificare quanto riportato nel citato articolo, nei termini e secondo le modalità previste dall’art. 8 della L. n. 47 del 1948, nella collocazione e con risalto analogo a quello riservato all’articolo cui la rettifica si riferisce, comunicando che, in difetto, mi vedrò costretto ad intraprendere ogni iniziativa necessaria, presso le Autorità competenti, per la tutela dei diritti e per il ristoro dei danni patiti e patiendi da parte della mia Assistita.

Distinti saluti
Avv. Francesco Dal Piaz

IlFattoQuotidiano.it non ha effettuato alcun collegamento diretto tra il post della Di Martino e il concorso specifico di cui lei è presidente. A farlo è stato il segretario regionale Flc della Toscana in un esposto al ministero. Più che di rettifica si tratta quindi di una replica, legittima, alle questioni sollevate dal sindacato. IlFattoQuotidiano.it, peraltro, ha provato per via indiretta a contattare la professoressa Di Martino, come già segnalato all’interno dell’articolo, in modo che potesse replicare contestualmente alle contestazioni mosse dal sindacato di categoria, chiarendo il suo punto di vista. Tuttavia la stessa professoressa ha fatto sapere che non aveva intenzione di commentare il fatto. Non è vero che la possibilità di accedere ai contenuti del profilo Facebook di Di Martino era possibile solo ai suoi amici. Il cronista vi è entrato pur non essendole amico. Chiunque fosse stato curioso di verificare chi fosse il presidente di commissione avrebbe potuto accedere al profilo e dunque vedere il “consiglio”. Nell’articolo non si fa mai cenno “all’interesse economico”: ilFattoQuotidiano.it si è limitato a scrivere che il libro costa 30 euro. (D.E.)

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