Alta Infedeltà è offerto da Discovery (nomen omen) non su “Giallo” il canale dei delitti, ma su “Real Time”, come a dire: sono cose di tutti e di tutti i giorni. E dunque, niente Paolo e Francesca, niente Bovary e Karenina, e neanche “I peccatori di Peyton Place”, ma solo vicini di casa, compagnie di studio o lavoro e via incrociando. Il taglio è piuttosto quello di “Signore e Signori”, ma immerso in mobili Ikea.

Pare, si assicura, che le vicende siano estratte dal mondo reale tanto che chi le ha vissute (Lui, Lei l’Altro/a) appare a raccontarcele in primo piano mentre somiglianti attori recitano i momenti più o meno galeotti (farli rifare ai protagonisti sarebbe stato in effetti eccessivo). Nulla di più ozioso, comunque, di starsi a domandare se il tutto sia “falso” o “vero”, perché si tratta, comunque, di storie “realistiche”.

A proposito: pare che secondo Discovery il target di riferimento del programma siano le donne dai 20 ai 49 anni (evidentemente supponendo che il tradimento sia una prova inadatta all’insicurezza delle più giovani e all’affettività esausta delle più mature). In questo gruppo, il più esposto –tra le donne- alla trasgressione, lo share è stato del 2,3%. Degli uomini nulla si dice, ma di certo ce ne sarà stato più d’uno a sbirciare quelle storie di corna, anche se si sa che in materia i maschi si volgono più alla pratica che alla grammatica.

Le novelle si segnalano, e qui torna la vocazione divulgativa di Discovery, come un utile prontuario per gli spettatori, sia chi si apprestino a tradire sia che, avendo tradito, vogliano riesaminare criticamente l’azione, per migliorare le eventuali prestazioni future.

In un caso la tresca viene scoperta perché Lei preferisce trasportarsi con l’Altro, ma incautamente lascia troppo a lungo immobile l’ utilitaria (usata) recente dono di Lui. Sicché questi, da vero esperto di locomozioni (con intere nottate trascorse a far correre trenini elettrici) non nota nell’inalterabilità del contachilometri la prova di un inganno in corso.

In un secondo caso, e qui siamo alla classica attrazione fra Lui professore e l’Altra laureanda, la buccia di banana è costituita dalla pratica umanistica della coppia fedifraga e anche da una qualche superficialità organizzativa: Lui dedica all’Altra una poesia, ma ne dimentica la bozza in una borsa esposta alle ispezioni della Lei tradita. Alla quale, pur in tanti anni di convivenza, non aveva mai dedicato neppure una rima baciata.

Insomma, quel che si impara è che l’infedeltà è una disciplina difficile, che richiede determinazione e attenzione al dettaglio. Come i delitti perfetti. Molti sono i tentati, pochi gli eletti che la scampano.

Articolo Precedente

Isola dei Famosi, se la Rai perde senza fare concorrenza a Mediaset

next
Articolo Successivo

1992 – La serie, non solo Tangentopoli: così la comunicazione di massa spazzò la politica

next