La migliore risposta alla follia omicida dell’Isis – che avverte come la strage del Museo del Bardo non rappresenti altro che il primo passo – è la conferma che il Forum sociale mondiale di Tunisi si terrà. Tunisi è stata scelta perché culla della “Primavera araba” in nome di una rinascita democratica e civile che ha portato al formarsi di nuovi movimenti di contestazione.

Oggi la manifestazione partirà dalla piazza Bab Saadoun in direzione del Museo del Bardo in nome dei principi della pace, della solidarietà ai popoli e della giustizia sociale. Una vera e propria marcia contro il terrorismo che aprirà la quattro giorni dell’evento. 70 mila persone ad urlare a voce alta il loro no al terrorismo e a qualsiasi forma di odio e crudeltà a discapito dell’ integrazione dei popoli.

E tra quelle settantamila persone ci saranno anche due giovani sposi, Stefano e Daniela, per loro il Forum sociale mondiale rappresenterà la prima tappa di un viaggio di ricerca. Daniela Biocca originaria di Grottammare in provincia di Ascoli Piceno e Stefano Battain, cresciuto nel cuore delle Dolomiti a Canale d’Agordo, in provincia di Belluno si sono conosciuti in Africa lavorando con varie Ong e occupandosi di gestire progetti di sviluppo rurale. Daniela e Stefano quando si sono sposati il 20 settembre 2014 non hanno chiesto nessun arredo, non avendo una casa: hanno però chiesto a tutti gli invitati di aiutarli a realizzare il loro sogno. Sì perché questi due giovani, in una caldissima e assolata giornata di novembre nel Sudan del Sud, hanno fatto nascere una nuova parola e con essa un progetto: Alterrative, fusione di “alternative” da intendersi come idee, visioni del mondo, tradizioni antiche e “terra”, bene vitale e prezioso in ogni continente al centro di aspri e sanguinosi conflitti.

“Alternative” e “terra”, non a caso due parole al femminile: il progetto Alterrative vuole infatti esplorare il ruolo delle donne nella costruzione di mondi diversi nel processo di affermazione dei propri diritti. Diritti delle donne e diritto al cibo, Alterrative è quindi una ricerca itinerante per scoprire di più e provare a comprendere meglio il mondo dei movimenti sociali, in particolare quello contadino e quello femminista.

I due neo sposi da Tunisi poi si sposteranno in Marocco, Spagna e Portogallo per volare verso il continente americano che percorreranno da San Francisco a Buenos Aires, visitando oltre 10 paesi fra nord, centro e sud America. Dopo due  rapide tappe nei mari del sud si inoltreranno nella giungla del sud-est asiatico visitando Cambogia, Thailandia, Indie e Nepal. L’Africa Subsahariana, dove il tema dei diritti delle donne e delle condizioni dei contadini assume caratteri davvero drammatici, rappresenterà l’ultima tappa.

Torneranno in Italia a fine novembre, dopo oltre 260 giorni di viaggio.

L’obiettivo è incontrare, scoprire quanto di positivo e costruttivo ci sia in ogni paese, in ogni comunità, in ogni persona, documentarlo e condividerlo attraverso il sito Un viaggio di due giovani, la forza dell’amore dunque, che si contrappone alla crudeltà e alla bruttezza di ogni guerra.

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