Una vera impresa criminale, rispettosa dei principi di efficiente gestione, il sodalizio dedito allo spaccio di cocaina nel quartiere romano di San Basilio che è stato smantellato dai finanzieri del Comando provinciale di Roma al termine di indagini durate circa un anno. Il bilancio dell’operazione è di 23 persone arrestate in flagranza di reato nel corso delle indagini e di 17 colpiti dall’ordinanza di custodia odierna, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle attività sono state sequestrate autovetture di lusso per un valore complessivo di circa 200.000 euro. Con un giro d’affari superiore ai 4 milioni di euro annui, l’organizzazione aveva una struttura piramidale, con al vertice i promotori, mentre alla base operava un’efficiente rete distributiva di pusher, ribattezzata dai sodali “batteria”, emulando il soprannome adoperato dalla banda della Magliana a enfatizzare il dinamismo del proprio gruppo operativo. Lo spaccio di cocaina avveniva quotidianamente soprattutto nella fascia serale e notturna, come documentato dai militari nel corso degli appostamenti, condotti nonostante la presenza di vedette, che con segnali e parole in codice erano pronte a rilevare la minima presenza sospetta.
Il gruppo criminale aveva anche ideato un codice per indicare la tipologia delle confezioni in vendita in base al peso. Nel corso delle investigazioni, è emerso come i capi del sodalizio criminoso si preoccupavano di fornire il sostentamento alle famiglie dei complici arrestati e di pagare le spese di difesa

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