Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha accolto, all’aeroporto di Ciampino, le salme dei 4 italiani uccisi a Tunisi, nell’attentato al Museo del Bardo. Il capo del governo ha anche salutato i familiari di Orazio Conte, Giuseppina Biella, Francesco Caldara e Antonella Sesino. I feretri sono stati allineati davanti alla palazzina di rappresentanza dell’Aeronautica Militare, dove due carabinieri hanno svolto i servizi d’onore ed il parroco ha impartito la benedizione. Il presidente del Consiglio ha incontrato per una mezz’ora i familiari delle vittime in una saletta dell’aeroporto: “Ho accolto le famiglie dei 4 italiani uccisi a Tunisi e le salme dei loro cari. Ho condiviso con loro il dolore e l’abbraccio di tutta Italia”. Verranno effettuati i primi accertamenti sui corpi delle vittime ed in seguito, il Boeing 767 ripartirà alla volta di Torino, in quanto tre delle quattro vittime sono piemontesi. La camera ardente delle due vittime torinesi sarà allestita in municipio, nella Sala delle Colonne. L’arrivo delle salme di Antonella Sesino ed Orazio Conte è previsto all’aeroporto di Caselle e ad accoglierle ci sarà il sindaco Piero Fassino.
Cronaca
Tunisi, rientrate le salme delle vittime italiane. A Ciampino anche Renzi
I feretri delle vittime del museo del Bardo sono atterrati a Ciampino, dove il capo del governo si è intrattenuto con i familiari
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- 10:07 - Rapporto Amnesty: "Molteplici conflitti e pagare il prezzo più alto sono i civili"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Il Rapporto 2023-2024 di Amnesty International presenta una cruda analisi del tradimento dei principi dei diritti umani da parte di leader e istituzioni. Di fronte ai molteplici conflitti, secondo Amnesty International, l’azione di molti potenti Stati ha ulteriormente danneggiato la credibilità dell’azione multilaterale e ha compromesso l’ordine mondiale basato sul diritto, stabilito per la prima volta nel 1945.
"Nel conflitto che ha caratterizzato il 2023 e che non mostra segnali di fine, Israele si è fatto beffe del diritto internazionale a Gaza, da dove continuano ad arrivare prove di crimini di guerra - osserva - Dopo gli orrendi attacchi di Hamas e di altri gruppi armati del 7 ottobre, le autorità israeliane hanno avviato incessanti attacchi aerei contro aree civili spesso spazzando via famiglie intere, causando il trasferimento forzato di 1,9 milioni di palestinesi e limitando, nonostante l’avanzare della carestia nella Striscia di Gaza, l’accesso agli aiuti umanitari, disperatamente necessari".
"Il rapporto punta il dito sullo sfacciato uso del potere di veto, da parte degli Usa, per paralizzare per mesi il Consiglio di sicurezza su un’assai necessaria risoluzione per il cessate il fuoco, proprio mentre gli stessi Usa continuano a fornire a Israele munizioni usate per commettere quelli che con ogni probabilità si configurano come crimini di guerra - aggiunge Amnesty - Sotto accusa sono anche i grotteschi doppi standard di stati europei come Germania e Regno Unito, che hanno giustamente protestato contro i crimini di guerra della Russia e di Hamas ma contemporaneamente hanno rafforzato l’operato di Israele e il ruolo delle autorità statunitensi nel conflitto in Medio Oriente".
“La sconcertante mancanza d’azione della comunità internazionale nel proteggere dalle uccisioni migliaia di civili della Striscia di Gaza, tra i quali una percentuale di minorenni orribilmente alta, ha reso chiaro che proprio le istituzioni create per proteggere i civili e far rispettare i diritti umani non servono più allo scopo. Nel 2023 abbiamo avuto la conferma che molti potenti Stati stanno abbandonando i valori costitutivi di umanità e universalità al centro della Dichiarazione universale dei diritti umani”, ha commentato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
Il rapporto documenta "inoltre la flagrante violazione delle regole da parte delle forze russe nel corso della loro perdurante invasione su vasta scala dell’Ucraina: attacchi indiscriminati su aree civili ad alta densità abitativa, alle infrastrutture per la produzione di energia e a quelle per l’esportazione del grano, nonché l’uso della tortura sui prigionieri di guerra. A questo deve aggiungersi l’elevata contaminazione ambientale a seguito di azioni come la distruzione, parsa deliberata, della diga di Kakhovka che si ritiene ampiamente sia stata compiuta dalle forze russe".
Nel rapporto si sottolinea anche che "l’esercito di Myanmar e le milizie alleate hanno condotto attacchi contro i civili che hanno causato, solo nel 2023, oltre 1000 morti. Né l’esercito di Myanmar né le autorità russe si sono impegnate a indagare sulle denunce di violazioni dei diritti umani. Entrambi hanno ricevuto sostegno finanziario e militare dalla Cina. In Sudan le due parti in conflitto – le Forze armate sudanesi e le Forze di supporto rapido – hanno dimostrato ben poca attenzione per il diritto internazionale umanitario, portando avanti attacchi sia mirati che indiscriminati che hanno ucciso e ferito civili e lanciando munizioni esplosive contro aree civili ad alta densità abitativa. I morti, solo nel 2023, sono stati 12.000. Questo conflitto ha prodotto la più grande crisi di sfollati al mondo, con oltre otto milioni di persone costrette alla fuga. Non si intravede la fine del conflitto, mentre la crisi alimentare sviluppatasi negli ultimi mesi è pericolosamente prossima a una carestia".
- 10:06 - Def: Grimaldi (Avs), 'testo in bianco, votatevelo voi'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - “Nessuno Governo si è mai sognato di presentare un Def in bianco. Solo il Governo Meloni lo sta facendo perché il voto europeo è alle porte e non volete dire che la prossima legge di Bilancio parte già con un fardello di almeno 23 miliardi, oltre ai 12-13 della correzione imposta dal nuovo Patto di Stabilità e ad almeno 10, del taglio del cuneo sul costo del lavoro: non sapete dove trovare i soldi e dopo le tante promesse, di questa destra rimarranno solo le chiacchiere e i conti da pagare sulle spalle dei cittadini, quelli dei ceti medi e popolari". Così in Aula, durante le dichiarazioni di voto sul Def, il vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Marco Grimaldi.
"Fino ad ora avete favorito ancora i redditi più alti poi: non avete voluto un salario minimo (lo hanno 22 Paesi europei su 27), non siete stati capaci di agire in maniera seria in materia di salari, di appalti, di contratti e di sicurezza sul lavoro, sul fronte del rinnovo dei contratti pubblici 2022 – 2024, non prevede alcun aumento delle risorse per fronteggiare la perdita di potere d’acquisto degli stipendi, sulla previdenza, nonostante i proclami elettorali, neanche come ipotesi viene previsto il superamento della Legge Fornero, non prevede la proroga di “Quota 103”, di “Opzione donna”, di “Ape sociale”, misure già limitate con la legge di bilancio".
"Non c’è alcun cambio di rotta per sanare le condizioni disperate del Servizio Sanitario Nazionale, non ci sono impegni per garantire un'educazione di qualità, a partire dalla prima infanzia, né per contrastare la dispersione scolastica, per rispondere al disagio abitativo degli studenti universitari, per far fronte alla carenza di insegnanti, non ci sono impegni per il contrasto alla crisi climatica, per attuare il Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici, per sostenere le famiglie fragili e le imprese nella riconversione tramite un Fondo sociale per clima. Non c’è nulla dentro questo Def, votatevelo voi”, ha concluso.
- 10:05 - Rapporto Amnesty: "Tecnologia usata per alimentare odio e discriminazione"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "In molte parti del mondo soggetti politici stanno aumentando i loro attacchi contro le donne, le persone Lgbtqia+ e le comunità marginalizzate, da sempre capri espiatori per ottenere consenso politico o successo elettorale. Tecnologie vecchie e nuove sono sempre più utilizzate come armi per aiutare forze politiche repressive a diffondere disinformazione, aizzare una comunità contro l’altra e attaccare le minoranze". E' quanto emerge dal rapporto 2023-2024 di Amnesty International che contiene un’analisi della situazione dei diritti umani in 155 stati.
Il Rapporto 2023-2024 di Amnesty International nota l’uso in espansione delle tecnologie esistenti per rafforzare politiche discriminatorie. Secondo il rapporto "alcuni Stati – tra i quali Argentina, Brasile, India e Regno Unito – stanno facendo sempre più ricorso alle tecnologie di riconoscimento facciale per controllare le proteste di piazza così come gli eventi sportivi e per discriminare le comunità marginalizzate, soprattutto le persone migranti e rifugiate. Costretto da un’azione giudiziaria di Amnesty International, nel 2023 il dipartimento di Polizia di New York ha reso noto come aveva usato la tecnologia per sorvegliare le proteste del movimento Black Lives Matter". "Il nefasto uso del riconoscimento facciale non è mai stato così opprimente come in Cisgiordania, dove è stato impiegato dalle forze israeliane per rafforzare le limitazioni alla libertà di movimento e contribuire a mantenere in piedi il sistema dell’apartheid - emerge dal rapporto - In Serbia, l’introduzione di un sistema semiautomatico di previdenza sociale ha causato la fine dell’assistenza per migliaia di persone che ne avevano un bisogno vitale, soprattutto le comunità rom e le persone con disabilità, a dimostrazione di come un’automazione priva di controlli possa esacerbare le disuguaglianze".
"Con milioni di persone in fuga dai conflitti in tutto il mondo, il rapporto rileva come le tecnologie siano state utilizzate per disumanizzare la gestione del fenomeno migratorio e il controllo delle frontiere, anche attraverso l'uso di strumenti elettronici alternativi alla detenzione, l'automazione delle tecnologie di esternalizzazione delle frontiere, software di raccolta dati e sistemi biometrici e algoritmici utilizzati per prendere decisioni - continua - La proliferazione di queste tecnologie perpetua e rafforza la discriminazione, il razzismo e la sorveglianza sproporzionata e illegale ai danni delle persone razzializzate".
"Continua a mancare una regolamentazione sugli spyware, nonostante nel tempo siano state raccolte prove sulle violazioni dei diritti umani causate da tali prodotti ai danni di attivisti in esilio, giornalisti e difensori dei diritti umani. Nel 2023 Amnesty International ha scoperto l’uso dello spyware Pegasus contro giornalisti e attivisti della società civile in stati quali Armenia, Repubblica Dominicana, India e Serbia. Spyware prodotti e regolamentati all’interno dell’Unione europea sono stati liberamente venduti in giro per il mondo - osserva Amnesty International - Nell’ultimo anno la rapida crescita dell’intelligenza artificiale generativa ha trasformato il livello di minaccia posto dalla gamma di tecnologie già esistenti: dagli spyware all’automazione statale fino alla gestione dei social media via algoritmi".
"Di fronte a questi rapaci passi avanti, i tentativi di regolamentazione sono rimasti ampiamente al palo. Un piccolo segnale di azione da parte dei politici europei è stata l’adozione, nel febbraio 2024, del Digital Service Act che, sebbene incompleto e imperfetto, ha avuto il merito di sviluppare un dibattito quanto mai necessario sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale", continua. “C’è un vasto abisso tra i rischi posti dall’avanzamento senza controlli delle tecnologie e dove dovremmo invece essere in termini di regole e protezioni. È questo il futuro che ci aspetta e sarà solo peggio se non verrà posto un freno alla rampante proliferazione di tecnologie prive di controlli”, ha commentato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
L’organizzazione per i diritti umani "prevede che questi problemi aumenteranno in un anno elettorale così importante come il 2024, dato che il modello di business basato sulla sorveglianza domina le principali piattaforme social come Facebook, Instagram, TikTok e YouTube, agendo dunque come un catalizzatore di violazioni dei diritti umani nel contesto elettorale".
“Le piattaforme social amplificano e diffondono odio, discriminazione e disinformazione grazie ad algoritmi ottimizzati per massimizzare l’ingaggio prima di ogni altra cosa. Creano un ciclo di feedback pericoloso, soprattutto in tempi di maggiore sensibilità politica. Questi strumenti possono generare immagini, audio e video sintetici nel giro di pochi secondi e colpire pubblici specifici in grandi numeri ma le leggi elettorali ancora non sono ancora adeguate a queste minacce. Finora abbiamo ascoltato troppe chiacchiere e visto poche azioni”, ha stigmatizzato Callamard.
Nel 2023 Amnesty International ha denunciato l’uso di spyware contro noti giornalisti indiani. Le piattaforme social sono sempre più campi di battaglia politica.
“Da tempo, i politici usano narrazioni manipolatorie come 'noi contro loro' per ottenere voti e aggirare legittime domande circa i timori per la sicurezza e l’economia. Tecnologie prive di regole, come il riconoscimento facciale, vengono usate per rafforzare la discriminazione. A ciò si deve aggiungere il modello di business basato sulla sorveglianza che alimenta questo fuoco d’odio consentendo a coloro che hanno cattive intenzioni di perseguitare, disumanizzare e amplificare pericolose narrative per consolidare il loro potere od ottenere consenso elettorale. Siamo di fronte a un’agghiacciante prospettiva di cosa ci aspetta se gli sviluppi della tecnologia sorpasseranno rapacemente le richieste di assunzione di responsabilità”, ha continuato Callamard.
- 10:03 - Rai: Gasparri, 'solidarietà alla senatrice Ester Mieli'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - “Esprimo solidarietà alla senatrice Ester Mieli che durante la trasmissione di Rai Radio 1, ‘Radio anch’io’, si è trovata di fronte a un conduttore, Zanchini, che le ha chiesto ‘lei è ebrea?’, non si capisce con quale intento. Forse quello di connotare le sue opinioni in merito ai fatti in corso in Italia o in Medio Oriente? Una condotta incredibile, che potrebbe denotare una sorta di pregiudizio o quanto meno una inadeguata professionalità. Un episodio grave ed inquietante. Sul quale la Rai dovrebbe intervenire con immediatezza". Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
"Alla vigilia del 25 aprile si tratta di una vicenda sconcertante. Ora quando si partecipa ad una trasmissione Rai si dovrà indicare prima l’eventuale confessione religiosa o altri dati? E poi se ci sono troppi cristiani, troppi ebrei o troppi musulmani si faranno ‘dosaggi’ o esclusioni? C’è chi parla di un episodio di antisemitismo. Certo di questo grave scandalo si dovrà discutere a fondo”, conclude l'azzurro.
- 10:00 - Riforme: De Cristofaro (Avs), 'scambio politico su pelle italiani, Carta stravolta'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Il voto sul mandato al relatore certifica lo scambio politico che si sta consumando sulle spalle degli italiani. Al Senato il Premierato, alla Camera l’Autonomia differenziata, due provvedimenti che stravolgono la Costituzione e costituiscono le basi di una pericolosa torsione anti-democratica". Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, in merito al voto di questa mattina in Commissione Affari costituzionali per dare il mandato al relatore sul ddl premierato elettivo.
"Il Premierato ‘all’italiana’ non risolverà nessuno dei problemi dell’Italia, non migliorerà la partecipazione dei cittadini alla politica. Mentre umilia il Parlamento e riduce i poteri del Presidente della Repubblica. Stravolgere la Costituzione è la scelta di questa destra per ricordare il 25 aprile: e questo voto di oggi non è solo pericoloso, ma anche gravemente simbolico. Continueremo la nostra battaglia dentro e fuori il Parlamento, contribuendo a costruire i comitati per il No al referendum. Dire no al Premierato significa difendere la Costituzione, e noi di Alleanza Verdi e Sinistra lo faremo", conclude.
- 09:59 - Rapporto Amnesty: "Spartiacque per diritto internazionale, clamorose violazioni'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - E' un momento spartiacque per il diritto internazionale, sono clamorose le violazioni da parte dei governi e dei gruppi economici. E' l'allarme lanciato da Amnesty International presentando il suo Rapporto 2023-2024 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni), che contiene un’analisi della situazione dei diritti umani in 155 stati.
Il collasso del primato del diritto è destinato ad aggravarsi col rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale e il dominio di Big Tech. Senza una regolamentazione di questi sviluppi, il mondo rischia un “sovraccarico” di violazioni dei diritti umani. “Il nostro rapporto presenta un fosco quadro di repressione dei diritti umani e di prolifica violazione delle regole internazionali proprio mentre la disuguaglianza globale si acuisce, le superpotenze gareggiano per la supremazia e il cambiamento climatico è in aumento”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
“Al clamoroso disprezzo di Israele per il diritto internazionale si associa l’atteggiamento dei suoi alleati, che non riescono a fermare l’indescrivibile bagno di sangue nella Striscia di Gaza - ha aggiunto Callamard - Molti di questi alleati furono gli architetti del sistema giuridico internazionale successivo alla Seconda guerra mondiale. Se a questo aggiungiamo la perdurante aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina, il crescente numero di conflitti armati, le massicce violazioni dei diritti umani che hanno luogo, per esempio, in Sudan, Etiopia e Myanmar, l’ordine mondiale basato sul diritto è sul punto di crollare”.
- 09:58 - Riforme: in corso seduta commissione Senato, verso primo ok e mandato a relatore
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - E' in corso, in commissioni Affari costituzionali del Senato, la seduta che concluderà l'esame del ddl Casellati sul premierato dando il primo via libera al provvedimento. In mattinata si concluderanno le dichiarazioni di voto, per poi votare il mandato al relatore, il presidente Alberto Balboni, a riferire in Aula.