In Puglia si riproduce, al microscopio, la guerra di posizione dentro Forza Italia. Da una parte Silvio Berlusconi che non vuole lasciare il comando del partito, dall’altra Raffaele Fitto, mister preferenze alle Europee, che chiede spazio e primarie. Così ora l’ex ministro non esclude una sua candidatura alla presidenza della Regione Puglia, sostenuto da alcune liste civiche. Una riproposizione, mutatis mutandis, di quanto avvenuto per la Lega Nord in Veneto, con Luca Zaia candidato ufficiale e Flavio Tosi, espulso e poi candidato autonomo. Fitto non esclude una sua candidatura a Bari, dunque: non è ufficiale, lo fanno trapelare sindaci, amministratori e suoi sostenitori pugliesi. “La posizione è quella di restare in Forza Italia, ma se in modo immotivato veniamo lasciati fuori dalle liste – informano i fittiani – si apre un’altra riflessione”. L’europarlamentare salentino, già presidente della Regione dal 2000 al 2005, si scontrerebbe contro il candidato ufficiale del centrodestra Francesco Schittulli. Con Fitto si candiderebbero molti dirigenti di spicco del partito e gli aspiranti confluirebbero in liste civiche.

Sono settimane ormai che si protrae lo scontro tra Luigi Vitali, l’ex parlamentare al quale Berlusconi ha affidato le redini del partito pugliese, e i fittiani. Tutti gli incontri convocati dal braccio destro di Berlusconi sono stati infatti disertati. Anche perché Berlusconi – durante una cena con alcuni imprenditori pugliesi – avrebbe detto a Schittulli che “le liste di Fi le facciamo io e Vitali”. E la reazione del commissario berlusconiano è proporzionata alla portata dell’indiscrezione: “Fitto si candida in Puglia? Questa è una indiscrezione non confermata anche se non smentita.Attendo certezze: se fosse vero sarebbe una notizia fuori dal mondo, un fatto gravissimo” dice Vitali all’Ansa. “Fitto – ha continuato Vitali – ha detto che sosterrà Schittulli e lo ha ribadito nella manifestazione fatta a Bari. Se sostituisce con la sua la candidatura di Schittulli sarebbe una scorrettezza politica gravissima, se fosse una candidatura contrapposta a quella di Schittulli sarebbe un atto di una gravità inaudita”. Secondo Vitali, quindi, una simile ipotesi certificherebbe “la sconfitta del centrodestra in Puglia il cui unico responsabile sarebbe Raffaele Fitto e per lui questa sarebbe una macchia indelebile“.

E Vitali spiega perché ci sarebbe un problema con le liste dei candidati. “A chi mi ha chiesto di candidarsi, io ho dato l’ok non sono assolutamente prevenuto. Fitto non l’ha chiesta, i fittiani non mi hanno chiesto la candidatura: non partecipano alle riunioni, non vanno dove c’è Berlusconi… Se non si riconosce Berlusconi come leader, se non si riconosce il segretario regionale, allora di che parliamo? Si vuole forse la rissa e se è così Fitto l’avrà sulla propria coscienza”. Per non saper né leggere né scrivere Schittulli precisa: “Ero il candidato del centrodestra, sono il candidato del centrodestra e rimango il candidato del centrodestra in Puglia”.

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