Dieci euro in più in busta paga in virtù degli aumenti per anzianità e 16 euro ogni tre anni grazie agli aumenti “per merito“. Sono le cifre del progetto messo a punto dal governo per riconoscere agli insegnanti il lavoro che si fa a scuola, secondo uno studio della Uil scuola. Secondo il report pubblicato dal sindacato, sarà di “10 euro l’aumento per anzianità previsto dal Governo per gli insegnanti”. Coloro che avranno ottenuto crediti formativi, crediti professionali, quanti avranno raggiunto i requisiti per un riconoscimento da parte del nucleo di valutazione, che sarà costituito a tal scopo, potranno contare, invece, su “16 euro medi di aumento ‘per merito’, ogni tre anni“; il mentor e il docente di staff avranno 200 euro medi che sostituiscono quanto oggi ricevono in quanto funzioni obiettivo e collaboratori del dirigente scolastico.

“La realtà dei numeri – afferma il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna – è la vera ragione per cui vogliono evitare il contratto ed emanare un editto”. “La norma contenuta nell’articolo 20 (Progressione economica del docente) del testo, che dovrà essere ripresentato martedì prossimo in Consiglio dei ministri ha al suo interno le cifre dell’impegno economico che il Governo si appresta a prendere con gli insegnanti”, spiega la Uil scuola che, partendo dall’assunto normativo, ne ha fatto una analisi economica.

Secondo la Uil gli aumenti, previsti ogni tre anni, partiranno dal 2019. La carriera dei docenti si articolerà su due binari: uno, uguale per tutti; l’altro finalizzato al riconoscimento del merito. Il primo binario riguarderebbe tutti i docenti, verrebbe finanziato con il 30% delle risorse disponibili per gli scatti di anzianità, equivarrebbe a un aumento di circa 125 euro lordi per anno, circa 15 euro lordi al mese. Il secondo binario, invece, prevede aumenti di merito che potrebbero essere attribuiti in modo uguale o articolati per fasce. Nel primo caso (uguali) la cifra è di circa 192 euro lordi l’anno, circa 16 euro lordi al mese; nel secondo caso (fasce) ipotizzando tre fasce di merito si avrebbero 241 euro lordi l’anno (pari a 20 euro lordi mensili), 160 euro lordi l’anno (pari a 13 euro lordi mensili), 128 euro lordi l’anno (pari a 11 euro lordi mensili).

Articolo Precedente

Riforma scuola, il passaggio parlamentare potrebbe risultare fatale per i precari

next
Articolo Successivo

Indennizzi ai precari, il gioco al ribasso del ministero. Spiccioli per evitare ricorsi

next