Qualche giorno fa il Corriere ha dedicato una pagina intera contro una fantomatica “ideologia gender” che verrebbe diffusa, per ordini del governo (quale?), nelle scuole. La pubblicità era a cura di alcune associazioni antiabortiste e ultra/cattoliche, una delle quali ha anche diffuso, via youtube, un video/spot in cui avviserebbe i genitori dei pericoli che i figli ipoteticamente corrono proprio per via di questa “teoria del gender”.
Già la rete di associazioni Scosse, che si occupa di iniziative di sensibilizzazione ed educazione al rispetto dei generi, rivolte agli insegnanti, ha promosso l’invio di una lettera indirizzata al Corriere per spiegare come sarebbe opportuno che la testata promuovesse un’inchiesta seria sull’argomento invece che veicolare: “contenuti ingannatori per instillare preoccupazioni inutili nei genitori” e consolidare, così facendo “quegli stereotipi che troppo spesso sono causa di bullismo, emarginazione, violenza e omotransfobia nelle nostre scuole“.
Una critica al video, targato ProVita, è arrivata poi da tanti gruppi che si occupano di lotta contro la discriminazione omotransfobica nelle scuole e anche da tante donne che hanno approcciato il tema in toni e linguaggi differenti. Francesca Gallerani, per esempio, scrive sull’Huffington Post un pezzo semiserio, in cui ironizza sugli evidenti paradossi presenti nel video. E a vederlo, senza sapere nulla sull’organizzazione che lo promuove o sulle vere intenzioni di chi ha prodotto il filmato, sembrerebbe davvero una parodia dalla involontaria comicità.
C’è una coppia dall’espressione preoccupatissima, come se a scuola il figlio si fosse beccato la peste. Taglio dei capelli e gigantesca borsa alla Mary Poppins a parte, la signora interpreta il ruolo di una madre sconvoltissima perché la scuola di suo figlio avrebbe addirittura imposto ai bambini una lezione di educazione sessuale. Durante quel tempo di infinita perversione qualcuno avrebbe detto – udite, udite – che i picciriddi possono diventare quello che vogliono, assumere il genere che vogliono, senza aver paura dei pregiudizi degli adulti.
Mary Poppins però capisce storto e trasmette, telepaticamente, una serie di immagini che il marito raccoglie come se ad entrambi fosse toccata una dose di Lsd. Il loro incubo funziona per apparizioni, simil Madonna ma senza l’alone mistico e l’espressione della beatissima immacolata concezione. Appare prima un capellone che, si sa, avendo ereditato la cattiva abitudine a boicottare i barbieri, bisogna associarlo subito alla categoria dei “finocchi”. Poi c’è uno con un milione di piercing, un tale con un tanga e alcuni personaggi vari ed eventuali che dovrebbero ricordare ai catto/genitori quali tremendi pericoli corrono i figlioli che assisteranno anche ad una sola lezione di educazione sessuale.
Non fosse che ho un’idea di quel che fanno le persone che vanno di scuola in scuola a tentare di insegnare il rispetto tra generi e tra persone forse potrei davvero credere che esiste un’insegnante che obbliga i bambini a indossare un tanga durante l’ora di educazione sessuale o a rivestire un dildo con un preservativo. Ma so che non è così, perché le lezioni di educazione sessuale o di educazione al rispetto dei generi, non sono coercitive né presentano contenuti a così alto grado di intenti cabarettistici.
La visione distorta che viene data di quelle lezioni è coerente alla traccia secolare mollata da persone integraliste che trasmettono paure al prossimo. La fobia del diverso, dell’omosessuale, del gay, la lesbica, la trans, la donna che non si sottomette e che sceglie di vivere una sessualità non riproduttiva, la femminista, chiunque non aderisca al modello etero/patriarcale e religioso imposto nel secoli dei secoli nella scuola “pubblica”. Credo di averlo scritto con chiarezza proprio su questo blog: serve che i cattolici smettano di monopolizzare il contesto educativo e smettano di imporre la loro unica visione delle cose. Fuori la Chiesa dalla scuola pubblica, perché è pagata con le tasse di tutti, inclusi gay, lesbiche, trans, femministe, uomini e donne che non credono a tutto quel che i cattolici vorrebbero imporre come unica verità.
Se non volete che i vostri figli assistano a lezioni di educazione sessuale mandateli nelle scuole cattoliche. Pagatevi il privilegio di vedere educati i vostri figli come fossero creature sotto sequestro di una mentalità del secolo scorso. Fate come vi pare ma non potete imporre che la vostra unica visione morale sia imposta a tutti i figli, bambini, bambine, che frequentano le scuole pubbliche. Abbiamo tollerato per anni l’imposizione dell’ora di religione, abbiamo visto i nostri figli vagare per gli istituti, in una vana ricerca di una alternativa costruttiva, se esentati dall’obbligo di frequentare le lezioni di religione. Abbiamo visto i nostri figli studiare su libri in cui veniva spacciato come “naturale” quel che naturale non è. La famiglia etero, il marito al lavoro, la moglie a casa a fare torte, i bambini tutti con le mani giunte in preghiera.
E nel frattempo quei figli crescevano disinformati circa la sessualità consapevole e consensuale, ragazzine scambiavano le molestie per amore, ragazzini imponevano una sessualità violenta a ragazzine di 13 anni, gruppi di bulli insultavano o picchiavano compagni gay, gruppi di bulle sfottevano la compagna lesbica e di discriminazione in discriminazione quei figli sono arrivati all’età adulta con mille lacune da colmare.
Posso capire il fatto che non siate d’accordo e rispetto la vostra opinione come voi dovreste rispettare la mia, però non si può chiedere all’orologio culturale di fermarsi. Chiedete che i vostri figli vengano esentati, così come i nostri sono stati esonerati dall’ora di religione. Chiedete che la scuola pubblica corrisponda un modello multiculturale e multi/gender, senza imporre che altri facciano sempre e solo quel che volete voi, ma non pensate che i laici e le laiche rimarranno in silenzio se voi insistete su questa linea.
L’ultima cosa e finisco: non temete, non c’è alcun complotto dei gay per governare il mondo. Le uniche crociate fatte in nome di una ideologia religiosa risalgono a un po’ di tempo fa e avevano a che fare con imposizione di conversioni, inquisizioni, guerre in nome di Dio. Vedete un po’ voi.