Via dalla Camera con espulsioni che variano dai 12 ai cinque giorni. Sono le sanzioni stabilite dall’ufficio di presidenza della Camera per diciassette deputati del Movimento 5 Stelle a causa delle proteste dello scorso 22 dicembre, nella seduta in cui si è votata la Legge di Stabilità. Cartellini rossi che derivano da tre distinti episodi di occupazione dei banchi di governo e dall’esposizione di cartelli in aula, messi in atto dai cinquestelle nel corso della seduta.

Dodici giorni di sospensione per Alberti, Baroni, Basilio, Frusone, Rizzo e Villarosa (tutti già sanzionati in precedenza); 10 giorni a Tripiedi, D’Uva, Cominardi e Dell’Orco (anch’essi ‘recidivi); sei giorni a Ferraresi (già sanzionato), Carinelli, Della Valle e Nesci: cinque giorni a Del Grosso, Zolezzi e Vacca. Dato che gli episodi sanzionati sono tre e colpiscono 17 parlamentari tutti del M5S, l’Ufficio di presidenza ha stabilito che i deputati espulsi per il secondo e terzo episodio, sconteranno l’allontanamento, una volta esaurita l’interdizione dei deputati che hanno partecipato al primo episodio, in modo che non venga compromesso il lavoro in commissione e in aula del gruppo. Non è la prima volta che, a causa dell’ostruzionismo durante i lavori d’Aula, i grillini vengono sospesi. A marzo dell’anno scorso gli espulsi avevano organizzato il “non ci fermate tour” nei giorni in cui non potevano andare in Parlamento.

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