La Casa di Reclusione di Rebibbia inaugura una nuova iniziativa di pregio. Nell’ambito del progetto “Libertà e sapere” dell’Istituto John von Neumann, scuola operante nel carcere, si è tenuto un incontro in cui il Presidente emerito della Suprema Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato ha presentato la sua proposta di aprire uno sportello di assistenza legale gratuita per i detenuti più poveri.

Nel rispetto e in attuazione concreta dei vari principi costituzionali sulla giustizia, si vuole dare una mano a quanti non hanno avuto e non hanno, anche ora che stanno espiando la pena, i mezzi per difendersi adeguatamente.

Già nel corso del dibattito seguito alla illustrazione di Imposimato, in effetti, dagli interventi dei presenti sono emersi casi di condanne spropositate, con pene eccessive rispetto alla gravità dei fatti. Per lo più, si tratta di cumuli di pene, spesso comminate in contumacia.

Per la buona riuscita dell’idea, dovrà riconfermarsi e rafforzarsi la sinergia operante tra i vari soggetti che operano all’interno del carcere: la Direzione, la Polizia penitenziaria, l’Area educativa, il mondo dell’Istruzione scolastica e universitaria, le Associazioni e i circoli interni ai detenuti.

L’obiettivo comune è quello di una pena che dev’essere senz’altro più certa, nel rispetto delle norme vigenti, e molto più equa. Alla domanda di Imposimato: “Quanti di voi stanno qui per corruzione?”, l’ampio uditorio che riempiva tutto il grande corridoio dell’area delle scuole è piombato in un imbarazzato silenzio. E non si può certo dire che il nostro paese sia scevro da questo tipo di reato.

Nel corso della discussione si è più volte accennato al senso di umanità e per questo, alla fine, è venuta fuori la proposta di intitolare lo sportello all’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Restano da definire le modalità e l’ambito dell’intervento di assistenza legale che, per non dar adito a problemi di deontologia professionale né andare a incappare in violazioni di regole proprie dell’istituzione penitenziaria, deve chiaramente mantenersi al livello di consulenza prestata come volontariato.

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