Un telefono che aveva addosso Pietro Barbini, aggredito dal broker Alexander Boettcher e dalla bocconiana Martina Levato, registrò l’aggressione del 28 dicembre scorso, comprese le urla del ragazzo sfigurato. “Aiuto, corri papà è acido, corri papà”, si sente gridare nella registrazione depositata (e acquisita dai giudici della nona sezione penale) dal legale di parte civile, l’avvocato Paolo Tosoni, che rappresenta Barbini e i suoi genitori. A urlare “Polizia, polizia” è poi il padre del giovane, mentre suo figlio, già colpito al volto dall’acido lanciato da Martina, veniva inseguito da un uomo con in mano un martello, cioè Boettcher, secondo l’accusa. Prima di arrivare all’appuntamento in via Giulio Carcano, Barbini aveva raccolto il cellulare della madre che era caduto dentro l’auto e l’aveva messo in una tasca della sua felpa. Il telefono, però, era acceso in modalità registrazione e per questo è rimasta una traccia audio di tutti gli istanti dell’aggressione

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