È stato arrestato dopo 24 ore di fuga Lucian Valcelian, il 28enne che ha ucciso a bastonate la moglie, di 27 anni. L’uomo è stato fermato per strada, nei pressi di Borgaro Torinese, dopo che le forze dell’ordine avevano setacciato tutta la provincia con dei posti di blocco per cercarlo, diffondendo anche le sue foto segnaletiche. Indossava solo una maglietta e una coperta come cappotto. Non ha opposto resistenza.

L’omicidio era avvenuto il 9 febbraio a Moncalieri, nel Torinese, all’interno di uno dei capannoni abbandonati dell’ex Altissimo, la fabbrica che una volta costruiva fanali e accendini per le auto della Fiat, di proprietà dell’ex ministro Renato Altissimo, oggi dormitorio per i senzatetto. Lucian e la moglie Magda, entrambi di origine rumena, avevano adibito una delle stanze dell’ex stabilimento ad abitazione di fortuna per sé e per i loro quattro bambini, ora affidati ai servizi sociali del Comune di Moncalieri.

Secondo alcuni testimoni, dopo pranzo i due coniugi avevano iniziato a litigare e l’uomo, dagli insulti, era passato alle botte: prima a mani nude, poi con un ramo di un albero. Subito dopo Lucian era scappato. Aveva raggiunto la vicina fermata del bus 45 ed era salito sul primo mezzo diretto verso Torino. Secondo gli investigatori  era sceso a piazza Carducci, al capolinea dell’autobus nella zona degli ospedali, nella parte meridionale del capoluogo piemontese. Poi si erano perse del tutto le tracce.

A dare l’allarme, dopo la lite, erano state le altre persone rifugiate nei capannoni, circa una quindicina, per la maggior parte originari dell’Est europeo, anche se non mancava qualche africano. Quando l’ambulanza era arrivata nell’area ex Altissimo, che si trova alla periferia sud della cittadina di 50 mila abitanti alle porte di Torino, la donna era già morta. I carabinieri, intervenuti sul posto, avevano trovato poco lontano il ramo sporco di sangue.

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