“E’ una situazione di abbandono totale, intervenga il sindaco Ignazio Marino per le preoccupanti condizioni sanitarie”. Così il consigliere comunale capitolino Riccardo Magi dei Radicali alla sua prima visita nel centro di identificazione ed espulsione di Roma. La visita della delegazione è stata organizzata dalla campagna LasciateCIEntrare e le telecamere del fattoquotidiano.it hanno potuto documentare un grave stato di abbandono: bagni e riscaldamenti rotti, muri fradici, cumuli di rifiuti, materassi per terra e lenzuola di carta lacere. Ma a destare ancora più preoccupazione è la situazione degli immigrati reclusi nella struttura che, a fronte di una capienza di quasi 400 posti, in questo momento ne ospita solo 73. Alcuni di loro hanno tentato il suicidio, altri sono alle prese con malattie contratte in Italia come la scabbia. Eppure la gestione della prigione per stranieri costa molti soldi alle casse pubbliche: 8 milioni di euro per i prossimi tre anni. Lo Stato versauna diaria di 29 euro al giorno per ogni ospite all’ente gestore che si è aggiudicato la gara d’appalto: la cordata  Gepsa-Acuarinto  di  Raffaella Cosentino 

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