Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, risponde al fattoquotidiano.it che “entro la giornata di oggi avvieremo una definizione puntuale di tutte le questioni controverse relative al Ddl anticorruzione e che chiuderemo sull’impianto, così da procedere speditamente in Commissione e in Aula“. “Entro oggi – continua il Guardasigilli – definiremo le questioni controverse che è naturale che ci siano quando si affronta un tema così importante, che ha necessita di interventi da valutavare e approfondire in modo sistematico”. E sui ritardi, visto che la proposta in materia avanzata da Pietro Grasso è di due anni fa, il ministro si difende: “Il testo è un punto di partenza rispetto a una valutazione che il Parlamento deve fare. Il lavoro di approfondimento non è mai tempo perso quando serve per definire una linea comune e poi è più facile arrivare fino in fondo”. Ma quando chiediamo una data entro la quale si arriverà alla discussione incardinata in una delle due Camere, il ministro ribadisce: “Entro oggi chiudiamo l’impianto” e precisa: “Il Pd non è diviso su niente e non lo è neppure la maggioranza” di Manolo Lanaro
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