Utilizzavano auto private al posto di ambulanze per trasportare i malati negli ospedali, ma poi richiedevano alla Asl il rimborso per il servizio. Per questo due persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Bergamo con l’accusa di truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale. Le indagini, durate oltre un anno e coordinate dal pm Fabrizio Gaverini, hanno permesso di scoprire che gli uomini, rappresentanti di due onlus, si erano prima aggiudicati il servizio di trasporto dei pazienti nefropatici negli ospedali bergamaschi. Ma poi, anziché utilizzare i mezzi specifici, indispensabili per questo tipo di pazienti, utilizzavano semplici auto o furgoni, presentando comunque la richiesta di rimborso al servizio sanitario regionale e dichiarando di aver utilizzato le ambulanze. I due, inoltre, avevano avevano chiesto anche rimborsi per percorsi mai effettuati e per trasporti singoli, mentre con lo stesso mezzo trasportavano quattro o cinque malati insieme. Ai due uomini è scattato il sequestro preventivo di diversi conti correnti, immobili ed automezzi per un valore complessivo di oltre 800 mila euro

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