È stato individuato l’uomo che nei mesi scorsi minacciava il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. Grazie alle telecamere nascoste e all’attività investigativa, la guardia di finanza è risalita a Francesco Gennaro Triolo, di 47 anni, risultato in contatto con soggetti contigui alla ‘ndrangheta. “Siamo pronti a uccidere il giudice Lombardo”, diceva durante le telefonate anonime effettuate da alcune cabine telefoniche. Una decina in tutto le minacce. Una delle ultime telefonate è stata fatta anche alla madre del magistrato reggino alla quale Triolo aveva comunicato che presto le uccideranno il figlio. La Procura di Catanzaro e le fiamme gialle stanno cercando di verificare se dietro Triolo si nasconde le famiglie mafiose reggine che potrebbero avere utilizzato l’uomo il cui fratello, alcuni anni fa, è stato processato e assolto per avere minacciato il procuratore generale Salvatore Di Landro. Sono in corso alcune perquisizioni ai soggetti che erano in contatto con Triolo, uno dei quali, in passato, è stato indagato proprio dal pm Lombardo. In alcune telefonate, Triolo ha minacciato di morte anche il procuratore aggiunto Nicola Gratteri. “A Reggio Calabria si respira aria di ‘ndrangheta. – ha affermato il procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, competente per le indagini in cui sono parte offesa i pm reggini – Vogliamo capire chi c’è dietro quelle telefonate” di Lucio Musolino
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