Vannino Chiti, senatore critico sulle riforme targate Matteo Renzi, boccia la richiesta delle minoranze di stoppare l’iter delle riforme in attesa dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, ma sull’Italicum in corso di approvazione al Senato avverte: “Se la maggioranza dei deputati sarà nominata con i capolista bloccati e non scelti dai cittadini, noi avremo una democrazia in cui ci sono le province ma i cittadini non le eleggono, un Senato non eletto e la maggioranza dei deputati, appunto, non scelti dai cittadini. Questo punto è il nodo centrale. I capilista bloccati vanno superati, altrimenti la legge non corrisponde ai bisogni che ha l’Italia”. Ma la Legge elettorale fa parte del Patto del Nazareno, ci sono i margini per modificarla? “Sulle riforme è giusto coinvolgere Forza Italia, però non ci può essere subalternità, né Forza Italia può imporre veti”. Per il Senatore della minoranza dem “non ci può essere il discorso che chi pone problemi frena. Ci sono due strade: o le preferenze o i collegi uninominali – che io preferisco – ma sui quali Forza Italia non è d’accordo. Il rischio con Senato non eletto e maggioranza dei deputati non scelti dai cittadini è che avremo una democrazia che si accontenta della non partecipazione dei cittadini. Ma può vivere una democrazia così? Io penso che essa ha bisogno di partecipazione, la responsabilità ha bisogno di essere praticata, e la libertà ha bisogno di essere vissuta”, conclude Chiti  di Manolo Lanaro

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