“Nel giorno in cui Napolitano si dimette io convoco il gruppo del Pd e faccio una discussione chiara. Se c’è una cosa che non farò mai è fare in modo che i 450 voti dei delegati del Pd stiano per dieci giorni a giocare a ‘indovina chi?’, a qual è il profilo più adatto”. Lo afferma Matteo Renzi, durante la trasmissione “Otto e mezzo”, su La7. “La mia preoccupazione” – continua – “è evitare che il Parlamento faccia la stessa figura del 2013. Tanti dissero che non avrebbero votato Marini, invece tutti dissero che avrebbero votato Prodi, salvo poi accoltellarlo alle spalle. E’ legittimo dire prima, in modo trasparente, che un candidato non ti piace e non lo voti. Diverso è l’atteggiamento di chi dice una cosa e ne fa un’altra, perché io posso parlare coi cattivi, ma detesto i vigliacchi“. E ribadisce: “Il presidente della Repubblica bisogna eleggerlo tutti insieme. Fare a meno dei voti di Forza Italia? Dal punto di vista numerico ci sta tutto, ma dal punto di vista politico sarebbe opportuno che ci stiano tutti. Anche quelli del M5S“. E attacca duramente le parole del senatore pentastellato Michele Giarrusso alla “Zanzara” (“Renzi andrebbe impiccato con una corda”): “Il M5S deve decidere: si fa rappresentare da questa gente oppure prova a discutere e sta al tavolo? Questo vale per Sel e per gli altri. La Lega oggi ha detto in Aula che con Alfano il governo è collaborazionista dei terroristi“. E aggiunge: “Terna o rosa di nomi dal Pd? Lo dico tra 15 giorni. Non si può trovare una figura come quella del presidente della Repubblica con le primarie”. Poi fa una scommessa con la conduttrice Lilli Gruber e il direttore dell’Ansa Luigi Contu: “Scommetto che alla quarta votazione ci sarà il presidente della Repubblica

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