Da più di un anno non compare in pubblico. Una lunga assenza che fa riaffiorare sospetti sulla possibile morte di Fidel Castro. A lanciare l’ipotesi sono il quotidiano cubano dissidente di Miami Diario Las America e l’emittente dello stesso gruppo, America Tv.

Il giornale ha fatto sapere di aver preso contatto con l’ufficio stampa governativo a L’Avana dove una fonte ha confermato che per oggi è prevista una conferenza stampa a cui è invitata la stampa nazionale e straniera, ma di cui non è stato precisato l’argomento. Ma la notizia è stata smentita da un portavoce ufficiale del Centro Stampa Internazionale (Cpi) della capitale cubana. 

L’ipotesi di una possibile morte di Castro, formulata per la verità più volte negli anni passati, è stata subito riproposta su Twitter e su altri social network. Nel diffonderla i media di Miami hanno ricordato la lunga assenza pubblica del ‘Lider maximo‘, non presente neppure a dicembre quando sono tornati a L’Avana i tre cubani a lungo in carcere negli Usa per spionaggio: un gesto storico che ha aperto la strada a nuove relazioni tra Stati Uniti e Cuba.

Un altro giornale digitale del dissenso, El Diario de Cuba, ha pubblicato un servizio da Santiago de Cuba in cui si sostiene che il governo “ha proibito la circolazione delle persone nella zona del cimitero di Santa Ifigenia dove presumibilmente è stata costruita la futura tomba di Fidel Castro”. Che si troverebbe, hanno detto fonti non identificate al giornale, quasi al lato di quella di Josè Martì.

Ma le indiscrezioni vengono accolte con prudenza da alcuni media vicini all’opposizione dell’isola, per evitare – in assenza di un qualsiasi annuncio ufficiale – l’imbarazzo di una nuova “falsa morte” dell’ex presidente smentita poi dai fatti, come è già successo diverse volte. Il 14ymedio, la testata digitale fondata dalla blogger dissidente Yoani Sanchez, ad esempio, ha pubblicato un articolo dal titolo suggestivo – “Imparare a vivere senza Fidel Castro” – nel quale si afferma che “negli ultimi giorni sono ricomparsi i rumors sulla sua morte”, ma si riportano anche dichiarazioni di cittadini de L’Avana che ricordano come “abbiamo perso il conto delle volte che abbiamo già sepolto” l’anziano leader. “E’ morto Fidel? La domanda è valida, ma non abbiamo la risposta”, commenta Pedro Roig – docente di storia cubana negli Usa – che in un’intervista al Miami Diario sottolinea come “quando corre la voce che Fidel è morto proviene sempre da fonti accreditate: sono sempre state versioni fabbricate dal regime stesso”.

Roig ammette che gli sembra “sospetto” che Fidel non sia stato omaggiato pubblicamente dopo la liberazione degli ultimi tre agenti dell’intelligence cubano condannati i Florida, ma ricorda anche che “anche prima di cedere il potere al fratello Raul, Fidel passava periodi anche di 8 mesi senza farsi vedere, e l’intero apparato era abituato a queste sue assenze”.

Intanto però, centinaia di militari cubani starebbero tornando sull’isola dal Venezuela e c’è grande movimento negli aeroporti con circa 800 cubani che stanno partendo per L’Avana. Lo riferisce il giornale digitale del dissenso El Diario de Cuba, riportando dei post pubblicati su Twitter dall’ex deputato dell’Assemblea Nazionale ed ex governatore dello stato di Monagas, José Briceño.

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