Nei primi 11 mesi del 2014 gli italiani hanno speso in media 1.324,39 euro ciascuno per mantenere le ex Asl e gli ospedali che hanno complessivamente ricevuto trasferimenti da Roma per 79,3 miliardi di euro. Con notevoli differenze tra regione e regione, come emerge dai dati pubblicati sul sito soldipubblici.gov.it rielaborati dall’Adnkronos. Secondo i quali  la sanità del Lazio è costata oltre 12 miliardi di euro, ben tre volte i costi sostenuti per la Campania, rapporto che viene confermato anche se si analizza la spesa dal punto di vista pro capite totale (2.044 euro contro 659). Rispetto alla spesa media nazionale pro capite, quindi, il sistema sanitario laziale costa il 54,4% in più per ogni cittadino.

La Regione che più spende per la sanità rimane però la Lombardia (circa 13,5 miliardi) ma visto l’alto numero di abitanti, il costo medio pro capite è di 1.273 euro, poco più della metà del Lazio i cui cittadini rispetto alla media nazionale spendono il 54,4% in più degli altri. Segue l’Emilia Romagna con una media per abitante di 1.859 euro e l’Umbria con 1.807 euro. I soli trasferimenti correnti alle aziende sanitarie sono complessivamente arrivati a 67,3 miliardi di euro, per un costo medio per cittadino di 1.123 euro, ai quali vanno aggiunti altri 200 euro a testa (in totale di 12 miliardi) per le aziende ospedaliere. Per queste ultime, i trasferimenti più consistenti sono andati al Piemonte, con 1,72 miliardi, seguito dalla Lombardia con 1,67 miliardi.

IL DISOBBEDIENTE

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