Al solito! Siamo arrivati al momento delle playlist di fine anno. E con chi potevamo parlarne se non con il direttore editoriale della storica rivista Rumore? Abbiamo incontrato Rossano Lo Mele, sentite cosa ci ha detto…

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Caro Rossano, parliamo di musica, ancor prima … focus sull’anno trascorso dalla rivista nonché dal sito.
Un anno di crescita, vissuta attraverso i lettori che hanno compreso il cambiamento sia del cartaceo sia del web, a loro i nostri sentiti ringraziamenti.

Se ben ricordo l’anno scorso, tra le vostre scommesse, c’era appunto il varo del nuovo sito, la coesistenza con la rivista ha quindi funzionato?
Sicuramente, vorrei rimarcare che anche il giornale al contempo ha subito un restyling significativo già dal 2013, provando a integrare ciò che una rivista musicale contemporanea dovrebbe proporre – a nostro modo di vedere – in termini di grafica e contenuti.

Possiamo in linea di massima sostenere – o perlomeno immaginare – che chi ascolta vinili compra il cartaceo e chi guarda il sito ascolta su you tube canzoni, ecc. ?
Non direi, possiamo con certezza sostenere che i lettori di Rumore si siano adeguati e soprattutto “non si pestino i piedi”; le vendite del giornale sono in linea con i tempi che viviamo e il sito risulta essere piuttosto visitato; siamo felici dei risultati ottenuti fin qui, ma ora puntiamo a migliorare e crescere.

Veniamo ai dischi, l’anno scorso mi parlavi di macrolinee di tendenza, nel 2014 è cambiato qualcosa?
Direi di sì, se vogliamo la situazione è ora ribaltata, come scritto anche dal direttore del mensile inglese Uncut nel suo editoriale di dicembre: l’affermazione del passato mediante l’opera di figure storiche (o quantomeno presenti da tempo sulla scena) è preminente, si pensi al nostro disco dell’anno.

E quale sarebbe?
Sun Kil Moon, ovvero Mark Kozelek. È ragionevole pensare che il percorso di questo artista lo abbia consolidato attraverso dischi sempre più importanti. Il fatto che nel 2014 riesca a proporre un album di tale portata emotiva è a tutti gli effetti una vera e propria rivendicazione della grandezza di Kozelek.

Storicamente non sono mai d’accordo con le vostre scelte e anche quest’anno “ho di che lamentarmi”: nella vostra playlist manca un disco come Luminous degli Horrors, perché?
Ma queste sono valutazioni personali dai… Gli Horrors hanno fatto un bel disco, rappresentano nel panorama una certezza. In quell’ambito, però, abbiamo preferito premiare The Temples, una delle sorprese rock dell’anno, amati dalla critica e anche dal pubblico, grazie a un loro brano inserito in uno spot televisivo che reclamizza un’auto.

Stanno tornando gli anni 90. Oddio… direi più che altro una vera e propria massificazione in atto. Credi sia arrivato anche il momento del ritorno del Trip Hop?
Possibile. A parte il fatto che il genere non è mai del tutto sparito, proprio in certe produzioni attuali esistono echi di quell’epoca piuttosto marcate. Si pensi al disco del produttore Arca, presente nella nostra playlist.

Chi altro?
Un sacco di cose! Come il disco di Damon Albarn (a proposito di rivendicazione del passato) oppure Scott Walker + Sunn O))), senza dimenticare il Nostro Riccardo Sinigallia, uscito con un disco pazzesco. Ma leggetevi Rumore, esistono approfondimenti vari per ogni disco premiato oltre a molto altro.

Ross? Siamo agli auguri! Lo sai vero che mi devi lasciare le tue nove canzoni? In questo caso, vorrei che ti concentrassi proprio sui singoli a tuo parere migliori usciti nel corrente anno…
Ok, arrivano, intanto auguri a tutti!

Grazie a te. Colgo l’occasione per augurare Buone Feste ai Lettori, invitandoli, nel caso, a lasciare di seguito le proprie 9 canzoni del 2014.
Ci si rivede qui, nel 2015!

 

9 canzoni 9  del 2014 … di Rossano Lo Mele

Lato A

Fever • The Black Keys

Mr. Tembo • Damon Albarn

Happy • Pharrel Williams

Not My Revolution • Itch

Lato B

Nessuno • Brunori Sas

Che Non È Più Come Prima • Riccardo Sinigallia

Wildest Moments • Jessie Ware

Carissa • Sun Kil Moon

God’s Whisper • Raury

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