Computer e dolci natalizi spariti e danni alla struttura. Per la terza volta i ladri sono entrati nel centro Tice di Piacenza, struttura per la cura e l’assistenza di bambini autistici e dislessici a Piacenza conosciuta in tutta Italia. “Ci hanno rubato proprio tutto”, ha commentato la coordinatrice Sonia Corbellini, “Qui ormai, non c’è più nulla da prendere. Non solo hanno mangiato i panettoni e i dolci destinati ai bimbi, ma ci hanno portato via le apparecchiature che usiamo per le nostre attività”. Per questo una mamma ha deciso di scrivere addirittura alla Apple: “Ho chiesto aiuto perché altrimenti non avremmo abbastanza fondi. Mi hanno risposto nel giro di un’ora e mezza. Dicono che ci faranno sapere”.

I malviventi sono entrati nel centro Tice di notte nei locali: hanno scassinato armadi e frugato tra i fascicoli contenenti dati sensibili ma di nessun valore. Poi, secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, si sono seduti ai tavoli, hanno mangiato i panettoni e altri dolci destinati ai bambini, fumato sigarette e gettato i mozziconi sul pavimento. Hanno poi portato via i dolciumi che non sono riusciti a consumare sul posto. “Al mattino quando siamo arrivate abbiamo trovato tutto in disordine e non abbiamo potuto far altro che telefonare ai carabinieri”, hanno detto le operatrici del centro.

Piacenza, comunque, ha saputo essere generosa. E così nei giorni successivi si è aperto un vero e proprio canale di solidarietà: “Abbiamo avuto grande sostegno e affetto, che ci sono arrivati dai piacentini che hanno telefonato – ha detto Francesca Cavallini, presidente di Tice – ci sono stati donati dei panettoni, mentre già quattro famiglie hanno fatto sapere che ci affideranno dei computer. Ringrazio dunque – ha continuato la professoressa Cavallini – tutte le famiglie che ci hanno dimostrato il desiderio di trasformare un disagio in un’opportunità”.

Nonostante la generosità dimostrata dalla città, però, il centro avrebbe bisogno di qualcosa di più per continuare la sua attività. E così, una mamma di un bambino dislessico di 6 anni che da tempo frequenta la struttura, ha deciso di pensare in grande: “All’inizio non avevamo detto ai nostri figli quello che era successo, per non farli preoccupare. Poi, però, anche per gli appelli che sono seguiti, sono stata costretta a informarlo. E lui mi ha detto: ‘Mamma, mi si è spenta la luce nel cuore‘. Non ci ho più visto, mi è salita una rabbia enorme e poi, dopo essermi calmata, ho pensato di scrivere una lettera direttamente alla Apple”.

“Cinque Ipad e un Mac”. E’ questa la richiesta che la mamma ha fatto all’azienda di Cupertino, oppure la vendita a prezzi “agevolatissimi”. Anche perché, ha aggiunto a ilfattoquotidiano.it lei stessa, “la Tice svolge un lavoro preziosissimo e per i bambini in difficoltà, è un mondo magico che consente loro di fare tantissimi piccoli-grandi miglioramenti. Per questo mi sono ritrovata a scrivere la lettera: quando mio figli e tanti altri bambini hanno avuto e avranno bisogno, Tice ci sarà sempre”. Contattata al riguardo, la presidente Francesca Cavallini ha fatto sapere che la Apple ha risposto alla lettera e si sta interessando della questione. “Nel giro di un ora e mezza mi hanno risposto. Hanno chiesto dettagli sul centro e scritto che cercheranno di aiutarci. Attendiamo una risposta, allora sì che sarebbe davvero un buon Natale”.

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