Matteo Renzi all'inaugurazione nuovo stabilimento Philip MorrisGiusto un mese fa i giornali segnalavano “il grande freddo” tra Matteo Renzi e Romano Prodi per le reiterate disattenzioni (o dispetti) di Palazzo Chigi nei suoi confronti.

In due occasioni di crisi internazionali – l’invasione russa in Ucraina e la multipla guerra civile in Libia – il governo del giovane Renzi sembrava sempre sul punto di chiedere aiuto al Prof per poi ignorarlo con un’alzata di spalle. In entrambe le occasioni era stato il sottosegretario Delrio a chiamarlo: “Carissimo, abbiamo un problema, ci puoi dare una mano?” Ed era stato Renzi a sparire dai radar quando quella mano il professore l’aveva tesa.

Ora accade il contrario. Anziché continuare a ignorarlo, Renzi addirittura lo esibisce per due ore di colloqui. Su cosa? “Su temi internazionali” ci hanno spiegato gli spiritosi di Palazzo Chigi. Sapendo che quella sola presenza evocava il più nazionale dei temi, la successione al Quirinale. Tema che tutti appassiona, anche “se il morto non c’è ancora” come carinamente ci ha ricordato Vittorio Sgarbi.

Probabile che Renzi stia con le spalle al muro visto lo stallo che lo imprigiona.
Prodi ne ha approfittato per dargli una lezione di buona creanza: renzistaisereno.

Il Fatto Quotidiano, 17 dicembre 2014
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