Niente permesso per l’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro. Secondo il giudice di sorveglianza non può vedere l’anziana madre perché questa non è in “imminente pericolo di vita” e, in più, ha il morbo di Alzheimer e questo “svuota senz’altro di significato il richiesto colloquio poiché sarebbe comunque pregiudicato in soddisfacente momento di condivisione”. Cuffaro aveva presentato richiesta al magistrato Valeria Tomassini per un permesso per visitare la madre ultraottantenne. Ma il tribunale ha detto di no perché, in altre parole, la signora Ida – la madre di Cuffaro – non lo riconoscerebbe. L’ex esponente dell’Udc si trova in carcere per una condanna definitiva a 7 anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra: la pena sarà estinta il 10 giugno 2016. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha richiesto all’ispettorato generale di disporre accertamenti preliminari sulla mancata concessione.

Tra i motivi con cui il giudice ha respinto la richiesta – inoltrata nel marzo scorso – c’è anche il fatto che l’ex presidente della Regione Sicilia ha già “avuto modo di incontrare la madre in occasione della fruizione del permesso a lui concesso il 2 gennaio 2013 per partecipare ai funerali del padre Raffaele deceduto il 31 dicembre 2012″ scrive il magistrato.

“C’è un accanimento contro Cuffaro, questa è crudeltà” ha dichiarato nei giorni scorsi Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia, che ha lanciato un appello al ministro della Giustizia Andrea Orlando. Un appello che ha sollevato un’indignazione generalizzata, da Forza Italia a Ncd passando anche per l’Udc. L’anno scorso c’era stato anche il no dei giudici all’affidamento ai servizi sociali per scontare gli ultimi due anni, nonostante il parere favorevole del procuratore generale.

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