L’ha sempre difesa e protetta, anche quando sono iniziati a circolare i primi, pesanti, dubbi sulla sua versione. Ma davanti alle accuse di omicidio aggravato e occultamento di cadavere che i magistrati di Ragusa hanno contestato alla moglie Veronica Panarello, Davide Stival ha ceduto: “Mi deve solo dire il perché. Poi può morire” aveva detto dopo che Veronica era stata ascoltata in questura da polizia e carabinieri che volevano mettere in fila i tasselli di quel 29 novembre. “Se è stata lei mi cade il mondo addosso”. Adesso quel mondo sembra crollare sul serio. Anche se Davide, 29 anni, spera ancora che non sia stata sua moglie a strangolare il figlio di 8 anni, a gettarlo nel canale vicino al Mulino Vecchio e a mettere insieme quel castello di bugie . “A una ‘cosa’ sua non avrei mai creduto. Aspettiamo altri accertamenti” dice a Quarto Grado. Anche se ammette: “Mia moglie dice di aver portato Loris a scuola ma ci sono troppe coincidenze contro di lei”.

Lei dal carcere di Catania , dove gli altri detenuti la chiamano già “assassina”, continua e a giurare la sua innocenza all’avvocato Francesco Villardita: “Mi mancano i miei figli, Loris e il più piccolo, che è solo a casa”. Ripete di “aver accompagnato il figlio a scuola”. E si rivolge proprio a Davide: “Non mi abbandonare, sono innocente”. Lui invece è costretto a combattere. Accerchiato dalle tante contraddizioni di Veronica che hanno portato al suo fermo, e dalle certezze messe insieme in questi dieci anni vissuti insieme. “Se ho dubbi? Dubbi non ne ho, anche perché si è sempre comportata da mamma e da papà quando io non ci sono stato per lavoro… Però non l’avrei mai immaginato. Stiamo insieme da dieci anni, e fino all’ultimo non ho visto comportamenti strani. Se è vero che ha tentato di togliersi la vita, l’ho scoperto adesso“.

“Potrei pure dire che è stata lei però non saprei… perché dei fotogrammi sono soltanto fotogrammi… ma ci sono tante coincidenze contro di lei. Per quello che ho visto e per le tante coincidenze che lei non dice, sembra sia stata lei… A quanto mi hanno fatto vedere gli inquirenti, lei non è andata a scuola. Ho chiesto a mia moglie se fosse andata, ma lei mi dà sempre la stessa versione, con sicurezza dice: ‘L’ho accompagnato'”. Su una cosa non ha dubbi: “Chi è stato è stato, deve pagare”.

Poi torna a quella mattina, quando lui era lontano da casa per lavoro, a bordo del suo tir. “Veronica mi ha detto che quella mattina Loris non voleva vestirsi perché per lui era sempre un po’ difficile andare a scuola, ma poi si è vestito. Io l’ho sentita ed era tranquilla. Poi quando non si trovava più Loris, nel primo pomeriggio, me l’ha detto per tornare e cercare insieme Loris. Da internet, in seguito, ho scoperto del ritrovamento”. Cerca di allontanare i chiacchiericci di questi giorni, sulle parole dei familiari che parlano di una famiglia “non proprio da Mulino Bianco“. “Mi fido di mia moglie e non ho mai avuto sospetti sulla sua fedeltà. Non credo alle voci che corrono in giro. Sulle cose serie di cui si dovrebbe parlare, come quello che è successo quella mattina, nessuno apre bocca”, continua Stival.

Su un punto è fermo: Loris non ha subito violenze sessuali in passato. Ne è convinto: “Non è possibile che ci siano state violenze. Loris era un bambino tranquillo, tranquillissimo. Non ha mai dato segnali. Ci sentivamo tramite messaggi vocali e scritti. Era contento. Il ricordo più bello che ho di lui è che ultimamente andava matto per il ‘taekwondo’. Gli piaceva ed era bravissimo. Quando ero a casa andavo sempre io con lui”. “Chi è stato è stato. Anche se è stata mia moglie, deve pagare. Se ci sono le prove, perché dovrei starle accanto? Non si può fare questo a un bambino. Vorremmo presto il suo corpo per i funerali, almeno lui sta in pace”.

Intanto Veronica Panarello aspetta di incontrare in carcere il gip per l’interrogatorio di garanzia che dovrebbe tenersi domani. Oggi ha incontrato l’avvocato Villardita che si è rivolto agli abitanti di Santa Croce Camerina: “Noi faremo indagini ma dobbiamo necessariamente trovare qualcuno che parli. E quindi lancio un appello: se qualcuno sa, se qualcuno è in condizioni di testimoniare, io sono a disposizione. Che si faccia avanti”. “Questo è un appello che vi giunge dalla difesa – ha sottolineato – Oggi non vi sono certezze, la signora potrebbe essere assolutamente innocente”.

Articolo Precedente

Gilberta Palleschi, trovato corpo di insegnante scomparsa. Confessa un uomo

next
Articolo Successivo

Mafia Capitale, un casinò al posto del centro anziani

next