Sono ancora in corso le ricerche di un 66enne a Mignanedo, in provincia di Genova. Ieri sera la notizia del ritrovamento del suo corpo, poi smentita. L’uomo era andato a spostare la sua macchina parcheggiata lungo un torrente in piena, e non è più tornato. Sette le famiglie sfollate che fanno salire a 110 dall’inizio degli eventi alluvionali le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione nel capoluogo ligure. A Milano straripa di nuovo il Seveso, allagando la zona di Niguarda, quartiere Isola, piazzale Lagosta e la stazione Garibaldi (con pensati ripercussioni sulla circolazione ferroviaria). Chiuse le stazioni della metro di Zara (M3 ed M5), Istria (M5) e Marche (M5) e la tratta tra Centrale (M3) e Maciachini (M3), per la quale sono stati messi in campo bus sostitutivi. Allerta massima anche per il livello del Po nel ferrarese. In Liguria prorogato lo stato di allerta 2 fino a domenica mentre in Emilia Romagna è previsto un’allerta per “pioggia, vento, stato del mare, criticità idraulica e idrogeologica” fino a lunedì 17 novembre. Sotto controllo il fiume nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara. Allerta anche in Piemonte, dove hanno rotto gli argini l’Orba, il rio Lovassina, il Grue e il Lemme. Preoccupa il Bormida ad Alessandria: per precauzione è stato chiuso il ponte tra la città e Spinetta, mentre il sindaco di Carrara ha disposto l’evacuazione forzata della zona rossa di Marina di Carrara.

Liguria
Luciano Balestrero, pensionato di 66 anni, è stato travolto mentre spostava la sua auto parcheggiata vicino a un torrente in piena a Mignago, in Val Polcevera. Il suo cadavere è stato trovato diverse ore dopo l’incidente. Il diluvio temuto in tutta la Liguria in stato di allerta 2 si è abbattuto sul Ponente e, in particolare, sul Savonese. Scatta l’allarme Bisagno, il torrente che è già esondato più volte, inondando il capoluogo ligure, con le autorità che fanno sapere che il rischio straripamento è alto. Intanto, però, nel centro città si registrano i primi allagamenti in zona piazzale Adriatico, dopo la tracimazione del rio Torre (vedi le immagini in diretta). Albenga al risveglio si è ritrovata allagata, mentre il sindaco di Savona ha chiesto di non uscire di casa ed evitare di usare mezzi di trasporto. Il primo cittadino di Vado, invece, ha firmato un’ordinanza che impone la chiusura di tutti i negozi per il pericolo straripamento del torrente Segno. Ieri, nel savonese sono caduti 200mm di pioggia, la quantità che, solitamente, si abbatte sulla zona in un intero mese. Nel genovese una tromba d’aria marina ha colpito la zona di Prà, abbattendo alberi e cartelli stradali. Forti piogge anche nella zona di Genova Voltri, dove in poche ore sono caduti 133mm di pioggia, tre in più rispetto al nubifragio che, il 9 ottobre, causò lo straripamento del torrente Bisagno. Ad uscire dagli argini sono stati però il Polcevera, il Borzoli e tre rii: Fegino, Ruscarolo e Torbella. Il sindaco invita la cittadinanza a non uscire di casa. Per precauzione, viste le strade allagate e invase dai detriti, alcune famiglie sono state evacuate dalle proprie abitazioni. Le forti piogge che si sono abbattute su tutta l’area hanno provocato l’esondazione del torrente Cerusa e il crollo di un’abitazione i cui abitanti, però, sono riusciti a mettersi in salvo uscendo in strada. Allagata Busalla.

La ferrovia è in tilt nel savonese: chiuso il tratto Andora-Albenga. Ripresa su due binari (su quattro) la circolazione ferroviaria sulle linee Genova-Milano e GenovaTorino. Deviati verso Pisa i voli diretti all’aeroporto Genova-Sestri. Chiuso il casello autostradale di Albissola per allagamenti. Frane e allagamenti stanno bloccando la rete autostradale nel Genovese: l’A10 è chiusa tra Voltri e Genova e a Genova aeroporto in direzione della città. Completamente percorribile la A7 Genova-Serravalle. Resta invece chiuso il casello di Genova Bolzaneto. Detriti sulla strada che collega Albenga con Ceriale. Colpite dal nubifragio anche Albisola Superiore, dove è esondato il rio Basco, Bergeggi, dove è esondato un rio, Alassio e Savona. Numerosi allagamenti, ma di minore entità, anche nell’imperiese, soprattutto a Diamo Marina, Sanremo, Camporosso e Bordighera. Il sindaco di Celle ha richiesto l’utilizzo dei lavoratori in mobilità per svolgere “lavori socialmente utili facendo prevenzione per emergenze alluvionali, visto che vengono pagati con soldi pubblici”.

Lombardia
A Milano sono esondati il fiume Seveso, all’altezza di Niguarda e il Lambro, nella zona di via Camaldoli, invadendo le strade del capoluogo lombardo e provocando la chiusura delle stazioni metro di Zara (M3 ed M5), Istria (M5) e Marche (M5) e la tratta tra Centrale (M3) e Maciachini (M3). Interrotto anche il tratto tra Famagosta e Assago Forum. Chiuse anche via Melchiorre Gioia e il lungo Lambro (incluso viale Mecenate. A rischio anche la partita Italia-Croazia di qualificazione agli Europei di calcio in programma domani a San Siro. Preoccupazione anche nella provincia di Monza e Brianza: il Lambro è straripato in zona San Rocco e anche nell’area vicino a via Filzi, mentre ci sono stati numerosi black out elettrici in varie zone della Brianza. Strade e ponti a Monza e nei comuni del territorio vengono controllati dalla mattinata, viste anche le possibili variazioni del tempo nel corso della giornata. Nel varesotto è scattata l’emergenza laghi, con il Lago Maggiore, esondato nei giorni scorsi, che è tornato a salire. Il Comune di Milano ha messo a disposizione, sul suo profilo Facebook, l’elenco delle vie chiuse a causa dello straripamento del Seveso e del Lambro. Sulla A8 Milano-Varese è stato chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con l’A9 e Legnano in direzione Varese. La strada provinciale 160 Chignolo-Madone in provincia di Bergamo è stata chiusa per l’esondazione del torrente Buliga.

Emilia Romagna
La piena del Po tiene in apprensione i comuni e la protezione civile in Emilia Romagna. Nel ferrarese la situazione più critica: chiusura delle ciclabili sull’argine, transennatura delle vie di accesso, rafforzamento dell’argine e soprattutto sgombero di edifici nelle aree golenali a Ferrara, Ro e Berra. L’agenzia regionale, sulla base delle previsioni emesse dall’Arpa, ha diramato un’allerta per “pioggia, vento, stato del mare, criticità idraulica e idrogeologica”, che è partita dalle 6 di questa mattina e terminerà alle 24 di lunedì 17 novembre. Il motivo è una perturbazione atlantica che da domani mattina interesserà il territorio.

Toscana
Il sindaco di Massa Carrara, Angelo Zubbiani, ha disposto l’evacuazione forzata di negozi, uffici e piani bassi delle abitazioni all’interno della zona rossa di Marina di Carrara, in vista delle forti piogge previste per la serata che potrebbero scaricare sulla provincia toscana fino a 100mm di pioggia. “Ho chiesto alla Porto di Carrara spa -spiega il primo cittadino – di riaprire il varco nel muro portuale per far defluire l’acqua direttamente in mare”. Zubbiani ha deciso di far scattare subito l’allarme, dopo l’alluvione del 5 novembre che ha messo in ginocchio Carrara e le forti proteste della popolazione che ne sono scaturite. “Per chi non sgombera – ha aggiunto – disattendendo la mia ordinanza, interverranno polizia e carabinieri”.

Piemonte
Il basso Piemonte finisce di nuovo sott’acqua. E’ la terza volta nell’arco di un mese. Una “catastrofe”, commenta il sindaco e presidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa, tra frazioni isolate, strade allagate, frane e 150 sfollati. Il fiume Bormida supera i nove metri, record storico. Esondano anche Orba, rio Lovassina, Grue e Lemme. Un bilancio pesantissimo, alleviato dal salvataggio in extremis di tre persone: intrappolate in auto e con l’acqua ormai letteralmente alla gola, sono state salvate da un mezzo anfibio dei vigili del fuoco tra Villa del Foro e Oviglio. In dodici ore, fino a 238 millimetri di pioggia sono caduti su un terreno reso già fragile dall’alluvione del 13 ottobre e dall’ondata di maltempo di metà settimana, che ha causato danni per 100 milioni di euro. A metà pomeriggio anche la decisione di rinviare la partita di calcio Alessandria-Bassano, big match della 13/esima giornata di Lega Pro in calendario questa sera al Moccagatta. A Gavi la collina dell’antica Fortezza del Barbarossa rischia di franare. Trenta le persone evacuate. A Ovada 12mila persone senza acqua potabile per tutto il pomeriggio. Situazione critica anche nel resto del Piemonte, con le province di Verbania e di Novara che guardano con preoccupazione al livello dei laghi Maggiore e Orta. Problemi per frane e smottamenti anche nelle province di Biella, Vercelli e Asti.

IL DISOBBEDIENTE

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