Un interessante e puntuale articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, ci racconta che i tre sovrintendenti che negli anni scorsi si sono battuti contro due nuovi porti turistici a Siracusa sono stati trasferiti.
Una breve premessa: i tre, Rosa Lanteri, Alessandro Trigiglia ed Aldo Spataro, avevano espresso parere contrario a due nuovi porticcioli, uno sulla costa (Marina di Archimede) ed uno addirittura su un’isola artificiale, non certo perché non sopportassero i porticcioli, ma semplicemente perché essi non potevano essere realizzati, stante il fatto che esiste un decreto del 1988 intitolato «Dichiarazione di notevole interesse pubblico del bacino del Porto Grande e altre aree di Siracusa», che vincola l’intera area, che tra l’altro è situata di fronte all’Isola di Ortigia, dichiarata Patrimonio dell’Unesco.

La motivazione secondo Stella sarebbe la necessità di avvicendamento dopo un tot numero di anni. Peccato che i tre non arrivino a cinque di servizio nello stesso posto mentre “le soprintendenti di Caltanissetta e Trapani sono lì da dieci e a Messina e a Palermo ci sono dirigenti imbullonati da dodici…”.

Alla sovrintendente Lantieri era stato assegnato nel 2013 da Italia Nostra il premio Umberto Zanotti Bianco per il suo impegno nella tutela dei beni comuni. Alla premiazione, l’allora Assessore Regionale ai Beni Culturali Mariarosa Sgarlata affermò: «Rosa Lanteri in questi anni ha portato avanti azioni coraggiose a difesa del territorio, per impedire che si costruisse in zone sottoposte a vincoli di tutela, e i suoi no alla speculazione edilizia le sono costate richieste di risarcimento che una vita intera di lavoro non consentirebbe di affrontare. Il premio a Rosa Lanteri è un riconoscimento anche a tutti quei siracusani, e sono stati tanti, che hanno rilanciato l’azione popolare, ottenendo risultati prima insperati».
Bene, adesso la Sgarlata è stata rimossa. I tre sovrintendenti anche. Il messaggio per il partito del cemento pare inequivoco. Del resto i lavori della Marina di Archimede sono oramai iniziati, e la tutela è andata a farsi benedire.

La vicenda però si presta anche ad altre considerazioni.
1) I decreti ministeriali che pongono vincoli di inedificabilità nel paese di Pulcinella sono fatti per essere tranquillamente ignorati. La conca del Breuil, ai piedi del Cervino, era tutelata da un apposito decreto. E lì fu realizzata Cervinia ed il carosello di impianti che la caratterizzano.
2) I porticcioli turistici sono spesso come i campi da golf. Vengono proposti per realizzare consistenti colate di cemento sotto forma di abitazioni di lusso, alberghi e quant’altro nell’area antistante. In Sicilia “sono già stati varati, o stanno per essere approvati, progetti di costruzione di ben 12 porti, da Menfi a Licata, da Marsala a Capo d’Orlando e Lipari, benedetti da 24 milioni di euro dell’Unione europea. Soldi pubblici per porti che saranno gestiti da privati scelti spesso senza alcuna procedura di evidenza pubblica.”
3) Chi realizza la Marina di Archimede è l’Acqua Marcia del costruttore Francesco Caltagirone Bellavista, già famoso per il nuovo porto di Imperia, fortemente voluto dall’ex ministro Scajola e benedetto dal governatore Burlando, da epoca immemorabile favorevole ai porti turistici.

Insomma, la solita storia italiana. Quando c’è di mezzo il cemento, ci sono sempre larghe intese. E guai a mettersi di traverso. I tre sovrintendenti trasferiti siano di monito.

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