“Violare i diritti di qualcuno vuol dire violare i diritti di tutti. La polizia iraniana liberi Ghoncheh“. Firmato le squadra di pallavolo femminile e maschile di serie A di Modena. Gli atleti, da Francesca Piccinini a Luca Vettori, ci mettono la faccia e con un video e un appello (tradotto in farsi e in italiano) chiedono un intervento per la giovane britannico-iraniana detenuta nella prigione di Evin, vicino a Theran. Ghoncheh Ghavami il 20 giugno 2014 è stata arrestata per aver chiesto di assistere al match Iran-Italia e per aver protestato contro la legge che dal 2012 impedisce alle iraniane di vedere partite di volley maschile. “Quello che è successo a Ghoncheh”, dicono gli atleti, “è successo a tutti noi. Non solo al mondo della pallavolo, né solo a quello dello sport. I reati di opinione non devono esistere. Né deve esistere la possibilità di essere arrestati per aver difeso un diritto. Ghoncheh Ghavami deve essere liberata, immediatamente e senza condizioni. Questa non è la battaglia di una donna contro una legge ingiusta. Questa è la battaglia di tutte le donne, contro tutte le disuguaglianze e contro tutti i soprusi”. I ragazzi e le ragazze di Modena raccontano così la storia della ragazza iraniana, ognuno nella propria lingua, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento che tocca temi delicati come la libertà personale e l’uguaglianza tra uomo e donna. Nel weekend, tutti i campi di serie A esporranno uno striscione con la richiesta di liberazione e la scritta “FREE GHONCHEH”  di Eleonora Cozzari

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