La VI sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna per Francesco Colucci, ex questore di Genova, condannato in appello a 2 anni e 8 mesi per la falsa testimonianza resa durante il processo per i fatti della scuola Diaz. L’annullamento arriva a quattro giorni dai termini di prescrizione del reato, come ricordato oggi dallo stesso pg della Cassazione Enrico Delehaye che ha visto confermata la propria richiesta. “Mi rendo conto – aveva detto – che la prescrizione matura tra quattro giorni ma di fronte a prescrizioni e assoluzioni ben più rilevanti, l’annullamento con rinvio della condanna per l’ex questore Colucci non è una scelta così scandalosa”.

Secondo l’accusa, Colucci rese falsa testimonianza sulle modalità di irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001 per alleggerire la posizione dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro e del dirigente della Digos genovese Spartaco Mortola, entrambi assolti dalla Cassazione.”È assolutamente assurdo che De Gennaro e Mortola siano stati giudicati prima separatamente dal Colucci: ossia che il mandante e il killer siano giudicati in momenti separati non è un modo brillante di affrontare i processi”, aveva aggiunto il pg.

Sono convinto che tutta la vicenda del G8 di Genova sia stata una vergogna nazionale, degna di Paesi come il Burkina Faso o gli Stati sudamericani durante le dittature

Durante la requisitoria Delehaye ha alleggerito la posizione dell’imputato su quello che accadde: “Colucci all’epoca del G8 di Genova era il questore della città e sarebbe dovuto essere il massimo responsabile dell’ordine pubblico ma non lo è stato perché venne completamente esautorato da persone che poi, vista la gravità di quello che era successo alla Diaz, si sono tirate indietro dopo essersi serviti di Sgalla per far passare il messaggio che la polizia era stata molto brava durante una operazione di tumulto”. “Sono convinto che tutta la vicenda del G8 di Genova sia stata una vergogna nazionale, degna di Paesi come il Burkina Faso o gli Stati sudamericani durante le dittature – ha detto il pg – perché non siamo stati capaci di elaborare una norma sulla tortura in grado di dare una sanzione per tutto quello che è successo”.

Non siamo stati capaci di elaborare una norma sulla tortura in grado di dare una sanzione per tutto quello che è successo

La condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione era stata inflitta dalla Corte di Appello di Genova con sentenza del 16 dicembre 2013, così come era avvenuto in primo grado.

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