E’ la giornata dei Repubblicani, quella in cui estromettono Barack Obama e i democratici anche dal Senato e regalano al presidente degli Stati Uniti un’ultima parte di mandato in minoranza. La vittoria degli “elefantini” ha fatto segnare anche nuovi record per la Camera Alta: a New York è stata eletta, a soli 30 anni, Elise Stefanik, la più giovane senatrice della storia, mentre per la prima volta dall’800 entra in Senato un rappresentante afroamericano scelto da uno stato del Sud (South Carolina), Tim Scott. Record anche per Mia Love, dello Utah, prima donna afroamericana a essere eletta al Congresso nelle fila del partito repubblicano.

Quello di Scott è un risultato dal forte significato simbolico se si considera che il nuovo senatore ha ottenuto la maggioranza tra le fila dei repubblicani e in uno stato  del sud. Il candidato degli elefanti ha voluto ringraziare i suoi elettori su Twitter e non dimentica le sue origini: “In South Carolina, in America, c’è una generazione che ha un nonno raccoglitore di cotone e un nipote al Congresso“. La vittoria di Scott lo rende anche il primo afroamericano nella storia degli Stati Uniti a essere eletto sia alla Camera che al Senato. Ma il colore della pelle non deve essere l’argomento che segnerà il suo mandato, ha spiegato il nuovo senatore in un tweet: “Del colore della mia pelle si è parlato spesso, stanotte voglio parlarne solo per un momento”. Le congratulazioni per il nuovo Congress man del South Carolina arrivano anche dal presidente del comitato nazionale repubblicano, Reince Preibus, che ha parlato di “vittoria storica”.

Altro membro afroamericano a entrare alla Camera Alta statunitense e stabilire un record. Si tratta di Mia Love, 38enne dello Utah che diventa così la prima nera a sedere in Senato tra le fila del partito repubblicano. La nuova rappresentante del Congresso è nata a New York da genitori di fede cattolica originari di Haiti. Da ragazzina si è trasferita con la famiglia nel Connecticut, dove ha frequentato l’università e si è convertita, una volta finiti gli studi, al mormonismo. E’ sposata con Jason Love, incontrato per la prima volta in un poligono di tiro, portato sull’altare dopo soli tre mesi e da cui ha avuto tre figli. Gli inizi in politica risalgono al 2003, quando ha passato sei anni nel consiglio comunale di Saratoga Springs, prima di diventare il sindaco della città, nel 2009. Quella di Love, però, non è la prima candidatura per il Congresso: già nel 2012 era in lizza per una poltrona al Senato americano, ma perse per pochi voti contro il rivale democratico. La vittoria di oggi, però, è stata conquistata a suon di slogan: il primo contro quel “Godzilla del governo federale”, il secondo che riprende una frase che il padre le ha sempre ripetuto: “Io e tua madre non abbiamo mai fatto l’elemosina, non sarai mai un peso per la società”

Cambio di scenario, Nord-Ovest degli States: altro record in casa repubblicana, con Elise Stefanik che ha trionfato con il 56% delle preferenze nel distretto di New York, correndo contro il candidato democratico, Aaron Woolf, che si è fermato ai 32 punti percentuali. Una vittoria che fa entrare l’ex membro dell’amministrazione Bush non solo nel Congresso, ma nella storia della politica americana. Stefanik, che prima di fare politica si occupava di marketing e management, ha infatti battuto il record di un’altra newyorkese, la democratica Elizabeth Holtzman, che nel 1973 fu eletta all’età di 31 anni. La giovane repubblicana si candida così a diventare uno dei volti nuovi del mondo repubblicano, appoggiata da due nomi illustri della destra americana come  il presidente della Camera, John Boehner, e il capogruppo repubblicano alla Camera, Kevin McCarthy.

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